2013-07-29 16:51:14

A Santiago de Compostela i funerali delle vittime della sciagura ferroviaria


Alle 19, a Santiago de Compostela, nella cattedrale della città i funerali delle vittime del treno deragliato mercoledì scorso alle porte del capoluogo della Galizia. A presiedere la cerimonia, l’arcivescovo Julian Barrio Barrio, alla presenza del premier spagnolo Mariano Rajoy e dei principi Felipe ed Elena. Il bilancio definitivo dell'incidente è di 79 morti e 70 feriti ancora in ospedale, dei quali 22 versano in gravi condizioni. Sul fronte dell’inchiesta, il macchinista del treno Francisco Garzon, 52 anni, sopravvissuto e dimesso sabato mattina dall'ospedale, dove era stato ricoverato per numerose escoriazioni al capo, è accusato di 79 omicidi per imprudenza, e ora è a piede libero: a renderlo noto è il tribunale regionale della Galizia. Il macchinista ha lasciato ieri sera poco dopo la mezzanotte il palazzo di giustizia di Santiago dove era stato interrogato per circa sei ore dal procuratore Luis Alaez che aveva formulato nei suoi confronti l'imputazione di omicidio colposo aggravato dal numero delle vittime e del ferimento di decine di altre. Nel corso dell’interrogatorio, avvenuto a porte chiuse, secondo quanto riportano i media locali, Garzon avrebbe ammesso di aver affrontato la curva dell’incidente a velocità troppo elevata, attribuendo l'errore a un attimo di distrazione. Garzon è stato rimesso in libertà con obbligo di firma in tribunale e sospensione del passaporto. Nessuna delle parti in causa, tra cui la compagnia ferroviaria statale Renfe, la consociata Adif e due compagnie assicurative, hanno richiesto l'arresto di Garzon in attesa di giudizio e il macchinista non è stato giudicato a rischio di fuga. (F.B.)







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