Spagna: 78 morti nell'incidente ferroviario. Arrestato il macchinista
Arrestato per “imprudenza” il conducente del treno deragliato mercoledì in Spagna
nel quale hanno perso la vita 78 persone. L’uomo è stato interrogato in ospedale ma
non ha risposto alla polizia e sarà presto ascoltato da un giudice. Dei 178 feriti,
31 restano ancora in gravi condizioni. I funerali delle vittime saranno celebrati
lunedì.Tra le vittime anche un 25.enne originario della Sicilia ma residente in Germania
con i genitori la vittima italiana dell'incidente di Santiago de Compostela. Intanto
sono state individuate le scatole nere del convoglio e la polizia ha arrestato il
macchinista del treno. Alessandro Guarasci:
Ieri è stao il primo dei
tre giorni di lutto nazionale proclamati in Spagna in seguito al disastro ferroviario
di Santiago de Compostela di mercoledì sera. L’inchiesta ha messo in luce che il macchinista
del treno, ancora in ospedale ma in ora in arresto, aveva ricevuto un allarme sonoro
per velocità eccessiva e o non ha frenato o lo ha fatto in ritardo. In effetti, il
treno andava a 190 chilometri orari contro gli 80 massimi consentiti su quel tratto
di linea. Un incidente che in Italia non sarebbe potuto avvenire, dice il segretario
del sindacato dei macchinisti Orsa, Alessandro Trevisan:
"In Italia
noi abbiamo un sistema che è tra i più avanzati al mondo, per il quale laddove il
treno superi i limiti previsti dalla linea, il treno si ferma".
Il sistema
europeo "Ertms" è stato introdotto per la prima volta proprio in Italia e copre la
rete Alta Velocità; poi per le linee intercity e pendolari c'è un altro meccansimo
che monitora e interviene sulla velocità del treno. Ci sono però ancora aspetti da
migliorare, soprattutto sul fronte del materiale rotabile. Ancora Trevisan:
"Noi
dobbiamo ancora migliorare il materiale rotabile, indubbiamente, soprattutto nel settore
delle merci, perché con i nuovi treni anche il trasporto regionale oggi ha treni di
buona qualità. Quindi abbiamo soprattutto il problema dei carri che vengono dall'estero,
nel caso specifico dei treni merci".
Insomma, il problema sono gli standard
internazionali, non sempre applicati in modo uniforme.