Padre Lombardi: Papa commosso nella favela, non previsto viaggio in Argentina nel
2014
Quella di oggi sarà una giornata densa di appuntamenti per Papa Francesco. Prima della
Via Crucis a Copacabana, prevista nella tarda serata italiana, ci saranno altri momenti
importanti come la confessione di alcuni giovani, il pranzo con diversi ragazzi che
partecipano alla Gmg e anche l’incontro riservato con cinque detenuti. Appuntamenti
dei quali ha parlato ieri padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana,
nel consueto briefing di fine giornata con i giornalisti che seguono il raduno di
Rio. Il servizio di Benedetta Capelli:
Per Papa Francesco,
sarà una giornata ancora una volta all’insegna dell’incontro e dell’abbraccio con
i giovani. Per la seconda volta dall’inizio del suo Pontificato – la prima è stata
nel corso della visita alla parrocchia di Prima Porta – il Santo Padre confesserà
nel Parco Quinta da Boa Vista alcuni ragazzi della Gmg, così come a Madrid fece Benedetto
XVI. A seguire l’incontro con alcuni giovani detenuti. Padre Federico Lombardi:
“E’
un incontro molto piccolo, con soli cinque giovani, però mi sembra la terza tappa
specifica di attenzione ai giovani che soffrono. Ha voluto lui questo incontro con
alcuni detenuti e mentre viaggiavamo in aereo mi ha detto che potevo rendere noto
il fatto che il Papa, ogni due settimane, telefona ad un gruppo di giovani detenuti
a Buenos Aires con cui è rimasto amico e in contatto. Quindi, questo tema del rapporto
con i giovani detenuti per lui è molto significativo e lo avevamo visto anche in occasione
del Giovedì Santo, quando ha voluto andare a Roma a vedere il carcere giovanile, dove
ha celebrato la lavanda dei piedi”.
Poi, il pranzo del Papa con 12 giovani
– un ragazzo e una ragazza in rappresentanza dei cinque continenti – e due giovani
brasiliani. Successivamente racconteranno la loro esperienza nella consueta conferenza
stampa con i giornalisti, prevista alle 14.45 ora locale. Ancora forte resta l’eco
della giornata di ieri, segnata dalla cerimonia di benvenuto al Papa a Copacabana,
ma anche dalla tappa nella favela di Varginha:
“Vorrei notare due cose.
Una, mi pare che il Papa, durante la permanenza nella piccola cappella, fosse veramente
molto commosso e avesse le lacrime agli occhi. Mi sembrava che fosse un momento di
grandissima emozione e commozione del Papa. La seconda, poi, quando siamo entrati
nella piccola casa della famiglia: era una stanza di quattro metri per cinque, una
casa molto piccola, c’erano dentro almeno 20 persone, forse di più. E anche lì, il
momento era di grandissima commozione. Una delle cose più belle è stata quando hanno
messo in braccio al Papa tutti i piccoli bambini che c’erano: li ha presi tutti in
braccio, uno per uno, e li ha benedetti. Poi, hanno fatto anche una preghiera insieme,
un Padre Nostro e un Ave Maria: quindi un momento di grande spiritualità”.
Dopo
la visita alla favela, il Papa ha incontrato i giovani argentini nella cattedrale
di Rio de Janeiro e lì ha esortati a fare “lio”: un termine che padre Lombardi spiega
così:
“Il Papa ha detto ai giovani: ‘Cosa mi aspetto da voi? Che facciate
chiasso, che facciate rumore, che facciate casino!’. Questo nel senso di uscire dal
chiuso: è il suo messaggio classico della missionarietà per chi non ha paura di cambiare,
di fare novità. Anche se crea qualche sconcerto, qualche disordine, è necessario per
andare in terre nuove ad annunciare il Signore”.
Nel corso della conferenza
stampa, è stato poi annunciato lo spostamento a Copacabana di due appuntamenti della
Gmg che avrebbero dovuto tenersi a Guaratiba: la veglia di preghiera con i giovani
e la Santa Messa di domenica:
“Nel corso del pomeriggio, nel primo pomeriggio,
c’è stata una riunione degli organizzatori con le autorità in cui hanno valutato la
situazione del ‘Campus Fidei’ dopo tutti questi giorni di pioggia. Quindi, hanno valutato
che non era prudente per i giovani dover passare lì la veglia, la notte e la giornata,
essendo molto difficile o praticamente impossibile asciugare questo posto, anche se
adesso, come speriamo, pioverà di meno o smetterà di piovere. Quindi, hanno chiamato
il Papa e l’organizzatore dei viaggi papali, Alberto Gasbarri, per sapere il loro
parere. Naturalmente, hanno detto che se gli addetti all’organizzazione supponevano
che fosse bene rinunciare erano perfettamente d’accordo”.
Infine, padre
Lombardi ha annunciato che nel 2014 non è previsto alcun viaggio di Papa Francesco
in Argentina e, nonostante non siano state decise date e posti per il prossimo anno,
è presumibile che il Pontefice visiterà altri continenti. Molti giornalisti poi hanno
sollecitato il portavoce vaticano sull’energia mostrata da Papa Francesco nel corso
di questi giorni in terra brasiliana:
“Papa Francesco ci dà l’impressione
di questa vitalità molto grande. Vedendolo, ho l’impressione che l’energia sia quasi
inesauribile. Non approfitta dei tempi in cui potrebbe riposare un po’, a metà della
giornata: fa sempre qualche altra cosa. Prendiamola come una grazia di Dio e come
una situazione che dobbiamo seguire e vedere fino a che punto riusciamo a seguirlo
e fino a che punto lui avrà tutta questa energia da darci”.