Il Papa è tornato nuovamente a Copacabana, luogo simbolo di festa e divertimento,
ma che stasera si raccoglie in preghiera trasformandosi in una grande Via Crucis a
cielo aperto, in occasione della Giornata mondiale della gioventù. E’ un nuovo bagno
di folla. Papa Francesco ha percorso sulla jeep bianca il lungomare tra due ali di
folla festante, chiedendo più volte che la vettura si fermasse per salutare le persone,
benedire e baciare i bambini. Da un fedele ha ricevuto un'immagine di San Francesco
che lui ha benedetto.
Tredici Stazioni si trovano lungo il percorso di 900
metri presso il Viale Atlantico, mentre l’ultima, la 14.ma, viene rappresentata sul
palco centrale, di fronte al Papa. Ad animare la suggestiva celebrazione, 280 persone,
fra artisti e volontari. A segnare ogni tappa, una meditazione legata ai problemi,
alle sofferenze e alle domande esistenziali dei giovani di oggi: l’essere missionari,
la conversione. Un volontario di una comunità di persone che lottano per uscire dalla
tossicodipendenza chiede al Signore di insegnargli a essere come il Buon Samaritano
per raccogliere l’uomo che giace sulla strada. Nella quarta meditazione una donna
ricorda le battaglie per difendere la vita dal concepimento alla morte naturale. Una
persona parla delle “vittime della cultura della morte”, come le donne che si prostituiscono,
le famiglie che vivono nella miseria, i malati senza cure, gli anziani, i giovani
senza lavoro. Infine, una coppia di innamorati sottolinea come le passioni non sono
fondamenti sicuri, ma si costruisce sulla roccia solo quando il fondamento è l’amore.
Viene
toccato il tema delle donne sofferenti, poi parlano uno studente e un giovane utente
dei social network per chiedere al Signore di insegnare ai ragazzi i modi per evangelizzare
il “continente digitale” e metterli anche in guardia contro la dipendenza e la confusione
fra ciò che è reale e ciò che è virtuale. Quindi, si parla dei giovani detenuti, delle
malattie terminali, parla un giovane con disabilità uditiva e infine si chiede qualcosa
per tutte le nazioni del mondo: dalla pace alla libertà religiosa, dal superamento
della secolarizzazione attraverso l’annuncio e della violenza, fino al rimanere presenti
anche in mezzo alle persecuzioni e al sentire più impellente la necessitò di diffondere
il Vangelo. Le meditazioni sono state scritte da due sacerdoti dehoniani, padre Zezinho
(José Fernandes de Oliveira) e padre Joãozinho, (João Carlos Almeida), noti in Brasile
per il loro impegno con i giovani. Di seguito il testo delle meditazioni della
Via Crucis in una nostra traduzione:
PREGHIERA INIZIALE P.
Preghiamo. O Padre, hai inviato il Tuo Eterno Figlio per la salvezza
del mondo ed hai scelto uomini e donne perché, per Lui, con Lui ed in Lui,
proclamassero la Buona Novella a tutte le nazioni. Concedi a noi la grazia
necessaria perché risplenda sul volto di tutti i giovani la gioia di essere,
con la forza dello Spirito Santo, gli evangelizzatori di cui la Chiesa ha
bisogno nel Terzo Millennio.
1ª Stazione Gesù è condannato a
morte
Fu condannato un innocente.
Egli portava un progetto
di vita. Voleva liberare i nostri fratelli. Era venuto per dire al Suo popolo
di prendere la storia nelle sue mani. E fu condannato a morte.
MEDITAZIONE
Eccomi,
Signore Gesù, Cristo Redentore! Il tuo Cuore divino, carico dei nostri peccati, ha
richiamato la mia attenzione. Io vengo da terre lontane. Sono un missionario e nel
mio cammino trovo tanti giovani portati ogni giorno verso la morte a causa del peccato
e che ne soffrono le conseguenze: la povertà, la violenza e l'indifferenza del prossimo,
che ci affliggono fin dall'inizio della storia dell’umanità. Voglio seguire i tuoi
passi con la certezza che posso fare tutto con Colui che mi dà forza; e se Dio è con
noi, chi sarà contro di noi? (Cfr. Fil 4,13; Rm 8:31-32)
2ª Stazione
Gesù
è caricato della Croce
Ha preso su di sé una Croce che non era Sua.
Diceva che la vita è coraggio, che bisogna lottare incessantemente
È venuto ad insegnare che bisogna trasformare le tenebre in luce e gli hanno
dato una Croce.
MEDITAZIONE
Eccomi, Signore Gesù, Cristo Redentore!
Il tuo Cuore Divino mi ha convertito. Tu hai preso sulle spalle i miei dolori e la
mia miseria morale e fisica (cfr Is 53:4). E’ stato il mio desiderio di liberarmi
dalla Verità che Ti ha ferito. Voglio portare a termine il tuo sacrificio nella mia
vita, lasciandomi toccare da un amore così grande e testimoniando con le mie parole
e l'esempio in ogni luogo del mondo che ne abbia bisogno. Porterò sempre la tua croce
sul mio petto e le tue parole nel mio cuore. Voglio essere un instancabile strumento
di questo amore.
3ª Stazione
Gesù cade per la prima volta
La
Croce diventa sempre più pesante.
Egli dice che la vita è tenerezza, che
è necessario saper perdonare. È venuto a mostrare che anche chi sbaglia ha
Dio come Padre e cade sotto il peso della Croce.
MEDITAZIONE Eccomi,
Signore Gesù, Cristo Redentore! Nelle mie cadute e mancanze della vita quotidiana,
il tuo umile Cuore mi dà forza. Sono un volontario in una comunità di persone che
lottano per uscire dalla tossicodipendenza. Sono vittime di un crudele e violento
commercio, perché "chi dimentica Dio resta senza speranza" (cfr Lettera del Papa per
la GMG 2013 n.1). Sono sfigurati e rischiano di restare a terra. Vedo il tuo volto
sul volto di ognuno di essi. Insegnami ad essere come il Buon Samaritano che non se
ne sta a parlare, ma ha abbastanza coraggio di raccogliere l’uomo che giace sul ciglio
della strada e di prendersi cura delle sue ferite (cf Lc 10,25-37). Con questo esempio
di solidarietà, insegnami a sapere che solo in te troviamo la vera trasfigurazione.
4ª
Stazione
Gesù incontra sua Madre
Il dolore del Figlio,
il dolore della Madre!
Egli ha visto il valore delle donne ed è venuto
a liberare le donne. E’ venuto ad insegnare che la donna porta in sé il mistero
dell’esistenza e lo vedrai insegnare a Sua Madre a soffrire.
MEDITAZIONE
Eccomi, Signore Gesù, Cristo Redentore! Contemplo una comunione così profonda
tra l'amore del tuo Cuore e quello di tua Madre. E 'una comunione che redime! Quello
scambio silenzioso di sguardi mentre percorri il Cammino della Croce, dice molto di
più di qualsiasi possibile parola. Il dolore del Figlio è davvero il dolore della
Madre. Questo mi fa pensare a tutte quelle battaglie per difendere la vita dal concepimento
fino alla morte naturale. Come donna, sto con tutte le donne di buona volontà che
vivono la loro vocazione per l'amore, la promozione e la difesa della la vita in in
tutti i suoi aspetti (cfr. Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale della
Pace 2013). Non possiamo accettare la violenza di coloro che credono di avere il diritto
di porre fine ad una vita innocente. Vogliamo gridare con tua Madre: “Il Signore ha
fatto grandi cose per me, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili.
Ha mostrato la potenza del Suo braccio e ci sostiene nel cammino della Nuova Evangelizzazione
(cfr Lc 1,46-55).
5ª Stazione
Simone Cireneo aiuta Gesù
a portare la Croce
Si convertì mentre aiutava Gesù.
Si stancava,
portando la Croce, schiacciato da un peso così grande. Ed ecco, un contadino
prese la Sua Croce e soffriva insieme a Gesù.
MEDITAZIONE
Eccomi, Signore Gesù, Cristo Redentore! Il tuo Cuore divino ha chiamato me. Sono
un giovane che cammina verso il sacerdozio. La tua chiamata risuona molto forte in
me: "Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce
e mi segua". E tuttavia non sempre capisco che la santità può solo venire dalla Croce.
Quando porto un po’ del tuo peso, voglio imparare come essere come te così un giorno
potrò dire: “Non sono io, ma Gesù che vive in me” (Gal 2,20). Fai di me un ministro
trasparente. Non mi indurre nella tentazione di desiderare sempre i primi posti e
insegnami ad essere un buon pastore che dà la propria vita per unire la tua gente
in comunione.
6ª Stazione
Veronica asciuga il volto di Cristo
La
donna che non cadde
Aveva il volto di uno del popolo. Aveva i segni
del dolore e della sofferenza. Soffriva così tanto per gli sputi ed il sangue che
il suo volto era trasfigurato, ma qualcuno asciugò il suo volto.
MEDITAZIONE
Eccomi,
Signore Gesù, Cristo Redentore! Sono consacrato al suo Cuore Divino al servizio del
mio prossimo. Non posso tacere, quando nelle stazioni del Cammino della croce della
vita incontro tante vittime della "cultura della morte ": donne che si prostituiscono
e famiglie che vivono nella miseria, malati senza cure e anziani che sono ignorati,
migranti senza terra e giovani senza lavoro, persone escluse dalla cultura digitale
e minoranze trattate con pregiudizio ... l'elenco è lungo, mio Signore. Quando pulisco
il sudore e il sangue dal volto di questi fratelli e sorelle vedo, con stupore, il
tuo viso impresso sulla tela della mia solidarietà (cfr Mt 25,31-46). Insegnami a
unire sempre il misticismo e il coraggio di farsi avanti (cfr Messaggio da Papa Benedetto
XVI per la GMG 2013), la fede e la vita, il cielo e la terra, perché Dio è nostro
Padre e noi siamo fratelli e sorelle, ma il pane è anche nostro e noi siamo cristiani,
cioè persone che credono nel miracolo della condivisione .
7ª Stazione
Gesù cade per la seconda volta
Colui che cade salendo,
cade verso l’alto!
Egli ha detto che vita è un dono per la quale non
si è fermato e non ha desistito. Ha portato con coraggio e valore la Croce
dei fratelli sulle sue spalle ed è caduto una seconda volta.
MEDITAZIONE
Eccomi,
Signore Gesù, Cristo Redentore! Nel tuo cuore noi troviamo la nostra casa. Da quando
abbiamo cominciati a frequentarci, abbiamo iniziato un nuovo cammino di amore in Cristo,
che è il modo sicuro per formare una famiglia il cui ruolo fondamentale è di trasmettere
la fede e la vita. Contemplando la tua passione, si capisce che tutto ciò che hai
fatto è stato fatto per amore. Eppure, impariamo che le nostre passioni non sono fondamenti
sicuri. Costruiamo sulla roccia solo quando le nostre fondamenta sono l’amore. Donaci
la saggezza per iniziare a costruire dalle fondamenta e non dal tetto. Insegnaci che
ogni singola scelta richiede sacrificio. Se cadiamo, Signore, possa questo avvenire
mentre stiamo lottando lotta per andare avanti, e mai solo perché stiamo abbandonando
ogni sforzo. Anche se cadiamo, non lasciarci mai lontano da te.
8ª Stazione
Gesù consola le donne di Gerusalemme
La vocazione della
donna: dalla culla alla croce
Nel cammino che stava compiendo soffriva
solo, senza nessuno. Alcune donne in lacrime seguivano Gesù sofferente, erano
madri solidali nel dolore.
MEDITAZIONE
Eccomi, Signore Gesù,
Cristo Redentore! Dal suo cuore umano, ho imparato il valore salvifico della sofferenza
e del dolore. E nella mia carne sto colmando quanto manca nelle afflizioni di Cristo,
per il Suo Corpo che è la Chiesa (cfr Col 1,24) e non posso dimenticare che la redenzione
si è compiuta attraverso la tua Croce, in altre parole, attraverso il sacrificio.
Questo mi insegna che il dolore è parte della nostra condizione umana e riceve pieno
valore dal tuo amore salvifico. Questo non mi spinge a una rassegnazione disumana,
ma mi rende consapevole che le sofferenze sono un’opportunità per unirmi alla tua
croce. È un mistero che solo coloro che sono uniti a te possono discernere correttamente.
Insegnami che nell'ora del dolore, più che parlare di Dio, è meglio parlare con Dio.
La preghiera consola più delle spiegazioni.
9ª Stazione
Gesù
cade per la terza volta
Dopo questa volta, non cade più!
Cade
un’altra volta ed è la terza. E cade, esausto, al suolo come tanti sofferenti
che patiscono la fame di pane e di amore e sono schiacciati da un peso così grande.
MEDITAZIONE
Eccomi, Signore Gesù, Cristo Redentore! Nel tuo
cuore di Maestro ho trovato trovato la verità. Io vengo dal mondo degli studi. In
questo momento, essi sono parte della mia missione. Mi piace il sapere e la scienza,
ma spesso mi seducono e inducono ad immaginare che non ho bisogno di te. Eppure,
il mio cuore ha sete di un amore e di una verità superiore a quella di questo mondo.
Solo nella tua verità riesco a trovare la saggezza eterna. E in questo tesoro trovo
la forza di non cadere più. Solo colui che trova la verità, oltre ai limiti del corpo,
resta veramente in piedi.
10ª Stazione
Gesù è spogliato
delle sue vesti
Era povero ed è morto povero!
Gli hanno preso
le vesti ed hanno tirato a sorte quella che Gli è rimasta. Così, nudo e senza
null’altro, ha donato se stesso. Era povero ed è morto ancora più povero.
MEDITAZIONE
Eccomi, Signore Gesù, Cristo Redentore! Il tuo cuore
insegna tanti modi di promuovere la comunione. Faccio parte di questa generazione
nata connessa attraverso internet. So che i social network offrono la possibilità
di costruire relazioni vere, ma allo stesso tempo devo stare attento a non diventare
ostaggio del loro potere dispersivo che priva i giovani della loro identità. Per
esempio, possiamo essere esposti alla manipolazione della nostra intelligenza. Il
che può portare a separarci completamente dai diritti religiosi, sociali o politici.
Mentre osservo il tuo totale annientamento sul Cammino della Croce, ti chiedo, a nome
della mia generazione: possa la tua grazia insegnarci i modi per evangelizzare il
"continente digitale" e metterci in guardia contro la possibile dipendenza o la confusione
tra ciò che è reale e ciò che è virtuale, correndo il rischio di scambiare i contatti
impersonali della rete con gli incontri autentici e il dialogo diretto personale.
11ª Stazione
Gesù è inchiodato sulla Croce
Due
travi formano la Croce.
Tra due ladroni, Egli è inchiodato alla Croce
che ha portato. Crocifisso, percosso, insultato, Gesù ha perdonato il soldato
che lo ha ferito ed ucciso.
MEDITAZIONE
Eccomi, Signore Gesù,
Cristo Redentore! E’ nel tuo cuore divino che ho trovato la vera libertà. Sono consapevole
di quelle parole di Giovanni Paolo II: "La prigione peggiore è un cuore chiuso ".
Migliaia di giovani stanno scontando diverso tempo in carcere per gli errori che hanno
commesso . Il tuo sguardo misericordioso dalla cima della Croce mi fa credere che
sia possibile cambiare nella vita. Insegnami che la tua Croce ha unito cielo e
la terra e che le braccia aperte abbracciano tutti, anche coloro che sono in carcere
(cf Mt 25:43). E ' così bello sapere che Tu non ami solo il giusto e il santo, ma
anche il peccatore (cfr Rm 5,8). Grazie, Signore, per la tua grande compassione!
12ª
Stazione
Gesù muore sulla Croce Colui che dà
la vita, ha accettato di morire.
Schiacciato, ferito, picchiato, sconfitto,
Egli non ha reagito. Come chi non può fare nulla, è entrato in agonia ed è spirato.
E’ la Vita quella che vediamo morire.
MEDITAZIONE
Eccomi,
Signore Gesù, Cristo Redentore! Nel tuo Cuore ho trovato la vita e la vita in abbondanza.
Conosci bene i limiti della mia condizione fisica. Vivo un periodo difficile di purificazione.
La malattia è la mia croce. Accetta di unirmi a te in questo momento. La sicurezza
che mi stai accanto fa che ogni minuto valga la pena. Mi piacerebbe vivere molti anni,
ma che cosa sono rispetto all'eternità? Allora Signore, rafforza la mia fede, la mia
speranza e la carità. Ho sentito dalla tua bocca la frase che ha confortato tanti
malati e sofferenti: "La tua fede ti ha salvato, vai in pace "(Lc 8,48).
13ª
Stazione
Gesù è deposto dalla Croce.
Maria e i discepoli
lo deposero dalla Croce.
Sembrava tutto finito. Gesù deposto dalla
Croce. Morto e privo di vita, Maria lo accoglie, senza dire nulla. E’ il mio
popolo quello che vedo piangere.
MEDITAZIONE
Eccomi, Signore
Gesù, il Cristo Redentore! E 'meraviglioso ascoltare la lezione del tuo Cuore divino.
Passo i miei giorni nel silenzio dei suoni e delle parole. Non riesco ad ascoltare
con le mie orecchie, ma sento la tua voce nel mio cuore. Quando ti guardo dopo la
deposizione dalla Croce, nel grembo misericordioso della tua cara madre, è come se
tutti i discorsi fossero insufficienti e non fosse necessaria una sola parola. Ci
sono alcuni momenti in cui il silenzio e la contemplazione parlano molto più. Insegnami
come calare i miei fratelli e sorelle dalla croce sulla quale soffrono aspettando
da me misericordia La mia testimonianza possa essere un grido silenzioso di amore
e di solidarietà.
14ª Stazione
Gesù è deposto nel Sepolcro.
Seminato in un silenzio fertile.
Sepolto nella roccia più
fredda non c’era null’altro da sperare. Il progetto di vita che Egli era venuto
ad insegnarci era andato via con Lui. Questa è la mia gente, nascosta e in preghiera.
MEDITAZIONE
Eccoci, Signore Gesù, Cristo Redentore, mandaci!
(cfr Is 6,8). Vogliamo essere un cuore solo e un'anima sola. Andremo in tutte le Nazioni
della terra e testimoniare che abbiamo trovato il vero cammino verso la vita. Il seme
della tua Parola è caduto nei nostri continenti. Non lo lasceremo sepolto. Insegnaci
a coltivare questo seme così che possano germogliare e crescere i frutti di una nuova
evangelizzazione. - Possa l'Europa superare l'onda distruttiva della secolarizzazione
attraverso il coraggioso annuncio della nostra fede. - Possa l’Africa superare
la violenza e costruire la Chiesa come famiglia e la famiglia come Chiesa. - Possa
il Nord-America essere capace di riconoscere tutte le culture che allontanano dagli
insegnamenti del Vangelo. - Possano l’America Latina e i Caraibi trovare il modo
per superare la violenza e l'ingiustizia. - Possa la minoranza cristiana in Asia
rimanere presente come un seme fecondo, anche in mezzo alle persecuzioni. - Possa
l’Oceania sentire più impellente l'impegno a diffondere il Vangelo.
PREGHIERA
FINALE
P. Preghiamo. O Signore, Redentore dell’umanità, la
Tua immagine a braccia aperte sulla cima del Corcovado abbraccia tutti i popoli.
Nella Tua offerta Pasquale, ci hai guidati, tramite lo Spirito Santo, all’incontro
filiale con il Padre. I giovani, che si nutrono dell’Eucaristia, Ti ascoltano
nella Parola e Ti trovano nel prossimo, hanno bisogno della Tua infinita misericordia per
andare in tutto il mondo come discepoli missionari della nuova evangelizzazione.