2013-07-26 17:47:20

Il Papa a Rio: "La Chiesa vada per le strade, i giovani facciano 'lio', 'casino', contro la comodità, clericalismo e mondanità"


RealAudioMP3 Spero ci sia "chiasso", 'casino' qui a Rio. È una delle frasi pronunciate dal Papa nel breve saluto a braccio, rivolto giovedì sera a 30mila giovani argentini arrivati a Rio per la Gmg. Frasi che con linguaggio pastorale hanno posto in rilievo molti temi del magistero di Francesco: la Chiesa diretta verso le periferie, che non debba comportarsi come una Ong, l'uso eccessivo del denaro a danno della società. Per il politologo Alberto Lo Presti, "i partiti, le Istituzioni, oggi, fanno fatica a coinvolgere i giovani nel processo politico" per la gestione del bene comune. "Ben venga, allora, che il Papa, con un linguaggio giovanile, restituisca alla gioventù il potere trasformante della storia. Si tratta di riordinare uno stato di sofferenza, una crisi antropologica che tocca tutti i piani della vita umana". Per il Papa "i giovani sono il presente e non il futuro, capaci di realizzare quella rivoluzione evangelica finalizzata alla costruzione del Regno di Dio". Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, commenta un altro aspetto di questa "rivoluzione", l'alleanza tra giovani ed anziani oggi esclusi dalla nostra cività, in nome del dio-denaro. Per il Papa la civiltà odierna "esclude due punti essenziali della vita: i giovani devono portare avanti i valori e gli anziani devono trasmettere la saggezza, trasmettere la memoria dei popoli, la cultura". Secondo Bottalico, Acli, il Papa ha centrato la sfida odierna. "C'è infatti il rischio di una dura contrapposizione, penso al lavoro, tra giovani ed anziani. Il rischio di conflitto tra generazioni è molto alto. Bisogna invece creare legami, e la coesione sociale, il futuro dell'Italia, si gioca con un rinnovato dialogo, confronto tra giovani e anziani". (a cura di Luca Collodi)








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