2013-07-26 20:17:41

Emergenza caldo. Sant'Egidio per gli anziani: la solidarietà non va in vacanza


L’estate ha raggiunto in questi giorni il picco più alto di temperature in tutta la penisola. Mentre gran parte della popolazione è in ferie o in procinto di partire sono molti i cittadini che rimangono in città. Fra loro, una fascia ad altissimo rischio: gli anziani. A tutela delle persone più fragili, che più di tutti rischiano per le conseguenze di questa intensa ondata di calore, la Comunità di Sant’Egidio ha messo in campo per il periodo estivo diverse iniziative. Federica Baioni ne ha parlato con il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo:RealAudioMP3

La solidarietà non va in ferie anzi si moltiplica è lo slogan che quest’anno, per tutto il periodo estivo, la Comunità di Sant’Egidio ha voluto lanciare. Numerose le iniziative per fronteggiare il caldo, oltre ai momenti di festa e gli incontri culturali a cadenza settimanale, promossi in molti rioni di Roma rivolti soprattutto alla popolazione più vulnerabile e sola: gli anziani. Quaranta gruppi di volontari provenienti da tutta Italia hanno deciso di dedicare le vacanze estive in aiuto dei più deboli. Di questo e altro ce ne parla Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio:

R. - Noi siamo fronteggiando quest’ondata di calore soprattutto proteggendo una delle categorie più fragili della nostra società che è rappresentata dagli anziani. Quindi, in tutte le città dove la Comunità è presente e particolarmente a Roma, ci sono programmi di monitoraggio, di visita agli anziani, di sostegno creando anche quelle reti normali - diciamo - che sono le reti condominiali, le reti di quartiere, di vicinato. Tante volte basta chiedere agli anziani di bere per non essere disidratati, basta una vista per capire se ci sono problemi di salute, per salvare una vita ad un anziano. Ci ricordiamo dell’estate di 10 anni fa, quando tanti morirono proprio per l’ondata di calore… Da allora, Sant’Egidio ha messo in piedi un programma molto interessante di monitoraggio degli anziani ultrasettantacinquenni in tre rioni di Roma - Trastevere, Testaccio e Esquilino - in cui tutti gli anziani, ogni giorno, sono monitorati - anche soltanto con una telefonata - per evitare il loro ricovero in ospedale e per sostenerli nelle loro necessità. Noi ci sentiamo molto interpellati da ciò che il Papa sta vivendo in questi giorni alla Gmg, perché veramente - come lui dice - la solidarietà è una parola che è stata messa troppo da parte. Comunità, come la nostra, mostrano invece che la solidarietà, proprio durante l’estate cresce: abbiamo tantissimi volontari, persone di buona volontà che hanno chiesto di aiutarci in questo frangente. Vorrei segnalare particolarmente il Nordest: tanti giovani dal Nordest sono arrivati, proprio da una regione tante volte politicamente spostata in un certo modo. In realtà questo non è vero, perché ci sono tanti giovani che vengono per sostenerci. E poi ci sono iniziative anche all’estero di sostegno ai Paesi africani.

D. - Si parte da Roma, si arriva in Italia e addirittura - come ha detto lei - all’estero. Ma un vademecum per fronteggiare il caldo in tre semplici punti…

R. - Agli anziani vorrei dire: “Bevete molto! Ricordatevi di bere in qualsiasi ora del giorno; di non uscire nelle ore più calde, naturalmente quelle da mezzogiorno fino alle 17.00 del pomeriggio; e soprattutto rivolgetevi ai vicini e non rimanete soli con le vostre sofferenze: bussare ad una porta, tante volte può salvare una vita!”.







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