Pakistan. Nel Rapporto di una ong gli abusi contro le minoranze religiose
Un nuovo Rapporto sullo stato dei diritti umani in Pakistan è stato pubblicato oggi
dalla Human Rights Commission of Pakistan, che ne dà notizia all’agenzia Fides. Purtroppo,
la fotografia che fa del Paese è drammatica: gravi violazioni, infatti, sono state
registrate nel 2012, specialmente nei confronti delle minoranze religiose. Tra le
aree più a rischio, la provincia del Beluchistan, dove tra il 2008 e il 2012 sono
stati uccisi 758 membri della comunità sciita e solo l’anno scorso cento sciiti di
etnia hazara, ma anche Karachi, dove la violenza settaria è molto diffusa: 2284 persone
vi sono morte l’anno scorso e 356 attivisti politici. Sempre in città, hanno perso
la vita 20 cittadini ahmadi – considerati una setta eretica dai musulmani – e sei
chiese cristiane sono state attaccate. Un capitolo a parte riguarda gli abusi nell’applicazione
della legge sulla blasfemia: nel 2012 si sono registrate 23 accuse contro i musulmani,
8 contro i cristiani e 5 contro gli ahmadi. La maggior parte dei casi, infine, resta
impunita perché molti avvocati rifiutano di prendere in carico questi casi per paura
di ritorsioni. (R.B.)