Indonesia. Si rovescia un barcone di migranti diretto in Australia, 13 morti
È di almeno 13 morti, tra cui sei bambini e una donna incinta, oltre a un numero ancora
imprecisato di dispersi, il bilancio di un drammatico naufragio avvenuto oggi in Indonesia,
al largo dell’isola di Java. A rovesciarsi è stato un barcone di migranti, con a bordo
circa 200 persone provenienti per lo più da Sri Lanka, Iran e Iraq, e dirette in Australia.
Alcuni dei cadaveri sono stati recuperati a una quindicina di chilometri dal luogo
del disastro, nei pressi della spiaggia di Karangpotong. I sopravvissuti sono stati
portati in salvo grazie al pronto intervento dei soccorsi e anche di diversi pescatori
della zona. Il fatto è avvenuto a meno di una settimana dalla firma dell’accordo in
materia di rifugiati da parte di Papua Nuova Guinea e Australia, che stabilisce l'isola
di Manus come destinazione finale anche di coloro che otterranno lo status di rifugiati,
e per questo fortemente criticato dalla Chiesa e da molte organizzazioni umanitarie.
L’Indonesia è uno dei principali punti di passaggio per i profughi che dall’Asia si
dirigono in Australia alla ricerca di una vita migliore. Nella giornata di oggi, infine,
il ministro dell'Immigrazione australiano, Tony Burke - riferisce l'agenzia Misna
- si è recato in visita nei campi profughi di Papua e Nauru, per verificare le segnalazioni
di abusi, torture, violenze autoinflitte e tentati suicidi, oltre che di accumulo
di armi in vista di una possibile sommossa, su cui la sezione australiana di Amnesty
International ha chiesto di fare chiarezza. (R.B.)