GMG 2013. P. Spadaro: "A Rio giovani maturi, legati alla Chiesa e al Papa"
"L'impressione che
si aveva durante la Santa Messa d'inaugurazione della Gmg 2013, sulla spiaggia di
Copacabana, è che questi giovani che si sono radunati a Rio per la XXVIII Giornata
mondiale della gioventù, siano molto maturi e molto legati alla Chiesa e al Papa".P. Antonio Spadaro sj, direttore de La Civiltà Cattolica,
in Brasile per il 1° viaggio internazionale di Papa Francesco, commenta con noi
le prime giornate del nuovo grande raduno cattolico dei giovani di tutto il globo.
"Lavorando nel Media-center della Gmg ho avuto l'impressione che i cattolici brasiliani,
impegnati a raccontare questo avvenimento attraverso la rete, siano straordinari.
Sono giovani, ma hanno la sapienza digitale. Non usano questi strumenti, ma ci vivono
dentro, vivendo la loro fede ordinariamente con naturalezza e intelligenza anche nell'ambito
digitale". "Così - spiega p. Spadaro - sono entrato con loro in questa dinamica
di scambio e condivisione di immagini, frasi, citazioni, riflessioni, attraverso Facebook
e Twitter. E mi sembra che questo sia l'aspetto più vivace di questa Gmg, mentre molto
spesso alcuni giornalisti, troppo concentrati solo su aspetti tecnici, come la sicurezza
del Papa, non colgano il vero significato di questo momento di Chiesa". "Molto
importanti - conclude Spadaro - sono state le parole pronunciate da Papa Francesco
durante la Cerimonia di benvenuto a Rio al Palazzo di Guanabara. Francesco ci ha ricordato
che i giovani sono le pupille delle nostre società, quelle che ci permettono di vedere
cosa stiamo facendo e dove stiamo andando. Non avere attenzione per i giovani significa
perdere il nostro futuro". "Il Papa ci ha detto che le società che non danno spazio
e opportunità alle giovani generazioni e non investono contemporaneamente sulla loro
energia e sulla sapienza degli anziani, sono destinate a estinguersi". (A cura
di Fabio Colagrande)