Gmg. Il Papa ai giornalisti: società non isoli i giovani e rispetti il valore degli
anziani
Un viaggio per incontrare i giovani che non vanno isolati ma aiutati ad affrontare
le difficoltà di ogni giorno come quelle lavorative. E’ uno dei concetti espressi
ai giornalisti da Papa Francesco nel volo che ieri lo ha portato a Rio de Janeiro
per la Giornata mondiale della gioventù. Un particolare accento è stato posto dal
Pontefice sul rischio di avere una generazione senza lavoro. Ci riferisce Benedetta
Capelli:
Clima cordiale
sul volo Roma – Rio de Janeiro. Il Papa ha incontrato brevemente i giornalisti – una
settantina: ha riferito il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi
– ed ha indicato una linea per il suo viaggio in Brasile:
“Questo primo
viaggio è proprio per trovare i giovani, ma trovarli non isolati dalla loro vita,
io vorrei trovarli proprio nel tessuto sociale, in società. Perché quando noi isoliamo
i giovani, facciamo un’ingiustizia; togliamo loro l’appartenenza. I giovani hanno
una appartenenza, un’appartenenza ad una famiglia, a una patria, a una cultura, ad
una fede (…) Loro – davvero! – sono il futuro di un popolo: questo è vero! Ma non
soltanto loro: loro sono il futuro perché hanno la forza, sono giovani, andranno avanti.
Ma anche l’altro estremo della vita, gli anziani, sono il futuro di un popolo. Un
popolo ha futuro se va avanti con tutti e due i punti: con i giovani, con la forza,
perché lo portano va avanti; e con gli anziani perché loro sono quelli che danno la
saggezza della vita”.
Poi, una riflessione sulla crisi economica mondiale
e sulla possibilità per i giovani di trovarsi senza lavoro:
“Pensate che
noi corriamo il rischio di avere una generazione che non ha avuto lavoro, e dal lavoro
viene la dignità della persona di guadagnarsi il pane. I giovani, in questo momento,
sono in crisi. Un po’ noi siamo abituati a questa cultura dello scarto: con gli anziani
si fa troppo spesso! Ma adesso anche con questi tanti giovani senza lavoro, anche
a loro arriva la cultura dello scarto. Dobbiamo tagliare questa abitudine a scartare!”.
Quindi,
l’invito ai giornalisti:
“Vi ringrazio davvero e vi chiedo di aiutarmi
e collaborare in questo viaggio, per il bene, per il bene; il bene della società:
il bene dei giovani e il bene degli anziani".
Ad introdurre l’incontro
con il Papa è stato padre Federico Lombardi che ha presentato al Pontefice i giornalisti
presenti compresi 10 brasiliani, venuti dal loro Paese, per volare insieme a Francesco.
Poi altri dieci dagli Stati Uniti d’America; nove della Francia, sei della Spagna,
inglesi, messicani, tedeschi e anche reporters dal Giappone, dall’Argentina, dalla
Polonia, dal Portogallo e dalla Russia. A salutare il Papa, a nome di tutti i giornalisti,
è stata Valentina Alazraki, corrispondente in Italia per il network messicano Televisa,
che gli ha regalato una piccola statua della Vergine di Guadalupe, "non solo la Regina
del Messico - ha detto la giornalista - ma Patrona di tutta l'America”. Nel suo breve
saluto di introduzione, Alazraki ha citato l'episodio biblico di Daniele nella fossa
dei leoni, riferendosi ai giornalisti che spesso vengono dipinti come tali. Il Papa
ha scherzato su questo punto affermando che i leoni “non erano poi così cattivi” ed
ha confessato di non dare interviste perché è faticoso farle.