2013-07-22 11:51:13

L’allarme della Caritas italiana sul peggioramento della situazione in Guinea


La Caritas italiana – che da anni lavora in Guinea, in particolare nella regione forestale – lancia l’allarme sull’aggravarsi della situazione nel Paese, dove da una settimana si registra una recrudescenza di violenze tra le prefetture di N’Zérékoré e Beyla, a un migliaio di km dalla capitale Conakry. Secondo un bilancio provvisorio e purtroppo destinato a salire, negli scontri sarebbero state uccise 77 persone, di cui già 54 sono i corpi identificati. Molti, inoltre, i danni materiali a case e chiese e innumerevoli gli sfollati, tra i quali anche il vescovo di N’Zérékoré, mons. Raphael Guilavogui, e molti sacerdoti della sua diocesi. Nel campo militare allestito nella città hanno trovato rifugio 2300 persone, mentre quello a Beyla ne ospita altre 1360, tra cui molti minori e donne che hanno bisogno di soccorso immediato. La Caritas italiana si è detta pronta a sostenere i primi interventi necessari nell’area: tra i progetti più importanti in campo c’è la costruzione di un centro medico-chirurgico nel villaggio di Guecké, che si trova proprio nella zona in cui si stanno verificando i disordini di questi giorni. (R.B.)







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