Cina. Due scosse di terremoto nel nord-ovest, oltre 70 morti
È stata di magnitudo 6.6 e non 5.9 come riferito in precedenza, l’intensità della
prima delle due violente scosse di terremoto – a un’ora e mezza di distanza l’una
dall’altra – che oggi hanno colpito la Cina occidentale, e precisamente un’area montuosa
della provincia del Gansu, vicino allo Shaanxi. A correggere la stima è stato il centro
sismologico di Pechino che ha invece confermato la magnitudo di 5.6 per la seconda
scossa e ha registrato almeno 371 scosse di assestamento. Secondo un bilancio ancora
provvisorio, le vittime sarebbero oltre 70 e centinaia i feriti, tra cui 400 piuttosto
gravi. L’epicentro del sisma è stato a Dingxi, tra le cittadine di Meichuan e Puma,
ma otto sono i centri gravemente colpiti con 1200 case distrutte e 21mila edifici
seriamente danneggiati, oltre alle linee telefoniche e internet completamente saltate.
A peggiorare la situazione sono le intense piogge che stanno cadendo ininterrottamente
sulla zona. Centinaia sono i poliziotti, i soldati e i volontari impegnati nelle operazioni
di soccorso. La provincia del Gansu è tra le meno popolate della Cina, ma l’area dove
il sisma ha colpito ha una grande concentrazione di fattorie e case coloniche; qui
nell’aprile scorso un altro terremoto aveva ucciso 164 persone e ne aveva ferite oltre
seimila. (R.B.)