2013-07-20 11:03:18

Morto a 93 anni il card. Pimenta. Il Papa: "Anima nobile". Promosse molte opere di carità a Bombay


All’età di 93 anni, si è spento la scorsa notte a Mumbai il cardinale Simon Ignatius Pimenta, arcivescovo emerito di Bombay. Papa Francesco lo ricorda come una “nobile anima” nel telegramma di cordoglio inviato all’attuale capo dell’arcidiocesi di Bombay, Oswald Gracias. Nel testo, il Papa ricorda i “lunghi anni” di “servizio dedicato alla comunità cattolica” e di “sostegno fedele” al Pontefice nelle vesti di porporato, cui lo chiamò Giovanni Paolo II nel 1988. Alla Chiesa di Bombay, che si prepara a celebrare le esequie del cardinale Pimenta, Papa Francesco si unisce in preghiera “affinché – scrive – Dio nostro Padre misericordioso” gli “conceda il premio delle sue fatiche e accolga la sua nobile anima nella gioia e nella pace del Regno celeste”.

Nato a Marol, sobborgo dell'allora Bombay, il primo marzo 1920, il cardinale Pimenta compie gli studi di Filosofia e di Teologia presso il Seminario di Bombay dopo aver conseguito una laurea in Pedagogia e Matematica all'Università Statale. Ordinato sacerdote a Bombay nel 1949, e dopo i primi anni di servizio pastorale, si è trasferito a Roma per perfezionare gli studi alla Pontificia Univesrità Urbaniana. Tornato a Bombay, svolge numerosi incarichi fin quando, nel 1971, viene nominato ausiliare di Bombay e quindi ordinato vescovo. Nel 1977, Paolo VI lo nomina coadiutore di Bombay e l’anno successivo succede al cardinale Valerian Gracias nella responsabilità dell’arcidiocesi della metropoli indiana. Della sua attività episcopale si ricorda il notevole impulso dato a tutte le attività pastorali e caritative, con la gestione di 12 ospedali e 44 dispensari. Molto presente è anche nel campo dell'istruzione cristiana, con l’apertura e il sostentamento di numerose scuole primarie, secondarie, College o Università e scuole tecniche di ispirazione cattolica. Eletto e riconfermato per numerosi mandati alla guida della Conferenza episcopale indiana, nel 1986 accoglie Giovanni Paolo II in visita apostolica in India. Nel 1990 è presidente delegato all'ottava Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

Con la sua morte il collegio cardinalizio risulta ora composto da 203 cardinali, di cui 112 elettori e 91 non elettori.







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