Egitto: 3 morti in scontri tra manifestanti pro e contro Morsi. Ancora un attacco
in Sinai
Secondo venerdì di Ramadan macchiato dal sangue in Egitto. Tre donne sono morte e
dieci persone sono rimaste ferite in scontri scoppiati tra sostenitori ed oppositori
del deposto presidente Mohamed Morsi nella città del Delta del Nilo, Mansura. Ma tensioni
si sono registrate pure al Cairo. Il servizio è di Giuseppe Acconcia:
Per tutta la
giornata di ieri sono proseguite le manifestazioni a favore dell’ex presidente Morsi,
intorno alla moschea Rabaa el-Adaweya, all’Università del Cairo e al ministero della
Difesa. I sostenitori del nuovo governo si sono invece assembrati in piazza Tahrir
e intorno al palazzo presidenziale, per ricordare la ricorrenza dei 40 anni dalla
guerra del Kippur tra Egitto e Israele. Primi scontri tra pro e anti Morsi hanno avuto
luogo intorno alla moschea di Al Azhar. Mentre la polizia militare ha lanciato gas
lacrimogeni contro i sostenitori dei Fratelli musulmani, intorno al palazzo della
Guardia presidenziale. Ieri, otto alti dirigenti della Fratellanza sono stati trasferiti
dal carcere di Tora a quello di massima sicurezza di Akrab, al Cairo, per timore di
fughe. Nuove violenze si sono registrate anche nel Sinai. Un attacco con razzi contro
alcuni civili ha causato almeno due morti. I due civili sono stati uccisi, ed un altro
è rimasto ferito, quando un gruppo di uomini armati ha attaccato un posto di blocco
dell'esercito ad El-Arish.