Australia: giro di vite contro i richiedenti asilo, saranno spediti in Papua Nuova
Guinea
Stretta dell’Australia sui richiedenti asilo. I migranti non saranno più accolti nel
Paese, ma saranno spediti nella Papua Nuova Guinea, in seguito ad un accordo firmato
dai due Paesi. I dettagli nel servizio di Michele Raviart.
“D’ora in poi
i richiedenti asilo che arrivano in Australia via mare non avranno alcuna possibilità
di stabilirsi nel nostro Paese come profughi”. Queste le parole del primo ministro
australiano Kevin Rudd, dopo l’intesa firmata con la vicina Papua Nuova Guinea. L’accordo,
della durata provisoria di un anno, prevede infatti che chiunque raggiunga il continente
australiano – anche se in possesso dello status di rifugiato – sarà reinsediato nel
centro di detenzione di Manus Island, nel territorio dello Stato-arcipelago - che
verrà così ampliato da 600 e 3000 posti. Ogni anno i richiedenti asilo che raggiungono
il territorio australiano attraverso l’oceano sono oltre 14mila, perlopiù iraniani,
afghani e tamil, che si imbarcano principalmente dall’Indonesia. Le navi sono fatiscenti
e lo scorso anno sono morti in 240 mentre circa 10 mila sono detenuti in Australia,
buona parte dei quali nella Christmas Island, a metà strada tra il continente e l’Indonesia.
“Mi rendo conto queste è una decisione molto dura”, ha affermato lo stesso Rudd, alla
vigilia delle elezioni. “ma la nostra aspettativa è che il numero di imbarcazioni
in futuro diminuirà”. Da parte loro, i vescovi australiani hanno ricordato in una
nota pastorale – pubblicata proprio in vista delle elezioni - la necessità morale
di dare attenzione ai migranti e ai rifugiati, di promuovere la solidarietà e il raggiungimento
di condizioni sociali che permettano a tutti di realizzare le proprie potenzialità
e dignità umane.