2013-07-19 08:14:47

Il presidente Mansour assicura stabilità e sicurezza per l’Egitto


Primo discorso ieri per il presidente egiziano Mansour che ha promesso sicurezza e stabilità senza cedere al ricatto di chi compie violenze a danno di innocenti. Discorso che arriva in un momento critico per il Paese dove oggi sono in programma altre mobilitazioni. Intanto nel Sinai si registrano nuove uccisioni. Dal Cairo, il servizio di Giuseppe Acconcia:RealAudioMP3

L’Egitto scende di nuovo in piazza per il secondo venerdì di Ramadan. Gli occhi sono tutti puntati su Rabaa Al-Adaweya: l’immenso sit-in della Fratellanza nel quartiere Medinat Nassr a sostegno dell’ex presidente Morsi. Mentre gli oppositori degli islamisti si incontreranno in piazza Tahrir. Ieri sera ha parlato per la prima volta al Paese il presidente ad interim Adli Mansour. "Sono totalmente impegnato insieme al governo ad assicurare sicurezza e stabilità al Paese. Non ci faremo intimidire da coloro che uccidono innocenti", ha avvertito l’ex giudice. Mansour ha assicurato inoltre che la road map, che prevede elezioni presidenziali entro sei mesi, "rispecchia la libera volontà del popolo". Mentre sono emerse ieri le prime divisioni tra le anime delle opposizioni alla Fratellanza, che ora fanno parte del governo pro tempore di Hesham Beblawi. In particolare, il partito liberale Wafd ha chiesto lo scioglimento del Fronte nazionale di salvezza, che unisce i principali movimenti secolari in Egitto. Infine, sono arrivate ieri le critiche di Amnesty International, che in una nota parla di "sparizione forzosa" in riferimento alla detenzione di Morsi. Si aggravano poi gli scontri nel Sinai, teatro di dure violenze nelle ultime settimane. Ieri sera è stato ucciso un altro poliziotto.







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