di S. E. Cláudio Card. Hummes, O.F.M., Prefetto emerito della Congregazione per il
Clero, Arcivescovo emerito di São Paulo La Gmg sarà
un'occasione per Papa Francesco di confermare con i giovani l'orientamento che sta
dando al suo Magistero. Lo farà, come nel suo stile, non solo a parole ma con i gesti,
dando priorità alle periferie geografiche ed esistenziali. Soprattutto, Bergoglio
avrà uno sguardo attento ai poveri, intesi non come astratta categoria sociale, ma
come singole persone che hanno bisogno di un sorriso, di un abbraccio, di coraggio,
di una luce che li guidi, di una consolazione. E così il Papa esprimerà ancora una
volta un segno forte indicando la strada di essenzialità che la Chiesa deve continuare
a percorrere. I cardinali hanno osato di scegliere un Papa sudamericano, che proviene
da una Chiesa relativamente giovane, e noi siamo molto felici e pieni di speranza.
Speriamo che durante la visita in Brasile avrà modo di sentire che il mondo, e soprattutto
i fratelli nella fede, lo appoggia. Il cardinale Hummes, profondo amico di
Bergoglio, colui che - come Francesco ha raccontato pochi giorni dopo la sua elezione
- gli disse di ricordarsi dei poveri, suggerendogli così il rimando alla figura del
poverello d'Assisi e quindi il nome da scegliere, esprime le aspettative per l'imminente
28ma Giornata Mondiale della Gioventù. (a cura di Christiane Murray, redazione
brasiliana RV, e Antonella Palermo)