Gmg. A Rio in mostra le opere di Gaudì, architetto della "luce"
Si intitola “Antoni Gaudi, the days of creation” la mostra dedicata all’importante
artista catalano che avrà luogo dal 23 al 28 luglio durante la Giornata Mondiale della
Gioventù a Rio de Janeiro in Brasile. Voluta fortemente dagli organizzatori locali,
la mostra ripercorre in tre interessanti sezioni – Luce, Natura, Uomo e Stupore –
l’arte e l’opera del genio catalano. Aneddoti, retroscena e dettagli al microfono
di Federica Baioni che ha intervistato uno dei curatori, l’architetto Chiara
Curti:
R. – In queste
esposizioni, si racconta come Gaudì costruisce. La mostra si sviluppa in tre grandi
capitoli e siccome Antonio Gaudì insisteva sempre sul fatto che era un collaboratore
della Creazione, abbiamo preso come spunto il libro della Genesi. Quindi, la mostra
si divide in tre grandi capitoli. Il primo parla della luce, quindi di come le architetture
di Gaudì partano tutte da un principio: come entra la luce dentro gli edifici. Il
secondo è sull’osservazione della natura e le relazioni con gli uomini. Il terzo sullo
stupore verso questa bellezza o riposo. Quindi, si rifanno alla Genesi e ricalcano
questi giorni della Creazione, accompagnati da Gaudì e dalle sue opere.
D.
– Che cosa ha spinto gli organizzatori a Rio de Janeiro a chiedere la vostra mostra
per la Giornata mondiale della gioventù?
R. - La mostra che è stata fatta a
Madrid nel Parco del ritiro è stata la mostra più visitata in assoluto, con 70 mila
visite in quattro giorni, nelle quali ci sono state testimonianze veramente molto
commoventi. Noi avevamo anche aperto reti sociali legate alla mostra per avvisare
man mano varie personalità che potevano visitarle e che avrebbero tenuto anche piccole
conferenze ai ragazzi e in queste reti sociali sono state raccontate tante conversioni
e momenti particolari. A me, ha colpito molto vedere una guardia notturna, commosso
dalle spiegazioni che ascoltava perché la mostra restava aperta fino alle 2 del mattino,
che ha deciso di portare le sue due figlie alla mostra e le ha tenute lì tutta la
notte per spiegargli la mostra che continuava a sentire spiegata da altri. Ci sono
tanti momenti di una dolcezza per cui vale la pena portare avanti questi lavori anche
per queste piccole cose che succedono.