Rogo al Socrate: si costituiscono 4 ragazzi. Il sindaco Marino: giusta pena è contribuire
alla ricostruzione
Quattro ragazzi, due minorenni e due maggiorenni, si sono costituiti presso la questura
di Roma per l'incendio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorso al liceo Socrate.
Agli inquirenti hanno rivelato di aver compiuto il gesto per una ritorsione contro
la scuola. Due dei ragazzi erano stati bocciati. “Penso che la giusta pena per un
atto così grave - scrive in una nota il sindaco di Roma, Ignazio Marino - sia quella
di farli contribuire alla ricostruzione dell'istituto”. Sulla vicenda Amedeo Lomonaco
ha intervistato il vicepreside del Liceo Socrate Mauro Castellani:
R. - Rimango
esterrefatto e rattristato. Rattristato non perché si sono costituiti i responsabili,
ma rattristato per il fatto che io non avrei mai immaginato che dalla mia scuola -
e non uso a caso questo termine visto che sono lì da 30 anni - potessero uscire persone
con una simile distorsione. Non so nemmeno definire che tipo di disturbo può essere
quello che spinge a fare un’azione del genere, al di là delle motivazioni qualunque
esse siano: bocciatura o non bocciatura. Però, è per me impensabile.
D. - Ha
notato negli ultimi anni segnali preoccupanti che possono provenire da vari contesti?
R.
- Sicuramente uno sfilacciamento nei rapporti sociali ed una difficoltà di entrare
in contatto con i ragazzi questo lo avevo percepito; ma che si arrivasse ad un tale
punto di degrado non potevo immaginarlo. Nel corso dell’anno avevo visto un clima
che non mi piaceva per tanti piccolissimi episodi, ma significativi del disagio.
D.
- Il compito degli educatori è anche quello di individuare questi disagi…
R.
- Non ci illudiamo di poter risolvere quello che è il disagio che c’è nella società,
però dobbiamo poter essere un motore per diminuire questo disagio, poter essere un
motore per la conoscenza, un motore per la cultura. E’ un modo di crescere. Poi servono
anche il latino ed il greco, ma non sono essenziali; però crescere culturalmente,
questo sì! Crescere come uomini…
D. - Dopo l’incendio al liceo Socrate hanno
subito espresso la loro vicinanza alle istituzioni, pensiamo al sindaco di Roma Ignazio
Marino ed al capo di stato italiano Giorgio Napolitano…
R. - Una grande gratitudine,
perché abbiamo visto che lo Stato quando vuole sa essere presente ed in questo caso
devo dire che ci ha abbracciato da subito. Ma soprattutto ci hanno abbracciato le
centinaia di persone che sono passate anche per un attimo al Socrate e che si sono
sentite in questo momento “il Socrate”. Dico sempre questo ai miei ex alunni: “Chi
è stato al Socrate, è il Socrate”. Nel disastro, questa cosa ci ha riempito veramente
di soddisfazione e di orgoglio.