Gmg. Liguria, per chi non parte per Rio il raduno "parallelo" è ad Arenzano
Sarà una piccola “Gmg della Liguria” quella che potranno vivere tutti i giovani della
regione tra il 27 ed il 28 luglio prossimi. Per coloro, infatti, che non potranno
recarsi a Rio de Janeiro, la Pastorale giovanile ligure sta organizzando un grande
evento ad Arenzano, vicino Genova, dove migliaia di ragazzi potranno unirsi spiritualmente,
in collegamento diretto, alle celebrazioni presiedute dal Papa in Brasile. Isabella
Piro ne ha parlato con don Nicolò Anselmi, responsabile della Pastorale
giovanile della diocesi di Genova:
R. – Il sabato
27 luglio vivremo insieme un momento di preghiera con una fiaccolata per le strade
di Arenzano, al termine della quale ci sarà la possibilità di accostarsi al Sacramento
della Confessione. Quindi, ci trasferiremo in un’area-spettacoli, dove vivremo un
momento di pre-Veglia in un’atmosfera di festa, con la musica. Poi, verso l’una di
notte, secondo il fuso orario, ci collegheremo con Rio de Janeiro per partecipare
alla Veglia presieduta dal Santo Padre. Speriamo anche di poter parlare con il nostro
arcivescovo, il cardinale Angelo Bagnasco, e con un gruppo di giovani che sono in
Brasile. Dopo di che, dormiremo all’addiaccio, sotto le stelle, sotto lo sguardo del
Signore che dalle stelle ci guarderà, e poi al mattino, all’alba, celebreremo la Santa
Messa, cui seguirà una catechesi tenuta da uno dei vescovi liguri. Infine, si potrà
ancora seguire, sempre rispettando il fuso orario e quindi intorno alle 15, la Santa
Messa conclusiva celebrata da Papa Francesco a Rio e quello che il Santo Padre vorrà
dire ai giovani. Inoltre, quel fine-settimana, il 27 e 28 luglio, è anche la Festa
dei Santi Nazario e Celso, che sono gli evangelizzatori della Liguria.
D.
– Il tema della Gmg è “Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Come aiutare i giovani
a portare avanti questa missione?
R. – Oggi, c’è un tipo di missione particolare,
che è quello della “missione uno ad uno”, nel senso del “vieni e vedi”. Ho visto tanti
ragazzi che portano al Signore i loro amici, i loro compagni di classe, di università.
Questo essere “pescatori di uomini” uno ad uno è senz’altro una strada percorribile
e che porta frutti.
D. – Don Nicolò, Lei ha vissuto diverse Gmg. C’è un ricordo
particolare che ci vuole raccontare?
R. – Io le ho vissute praticamente tutte,
da Parigi (nel 1997 - ndr) fino a questa. Certo, le Gmg sono dei momenti di grazia
e senz’altro i ricordi particolari riguardano i momenti di preghiera, di silenzio
durante le Veglie. È una cosa abbastanza stupefacente, perché non è banale pensare
che alcune centinaia di migliaia di persone restano in silenzio: è un invito all’interiorità.
E poi, le confessioni: vedere centinaia di giovani in fila che si vanno a confessare
non è che qualcosa che accade tutti i giorni.
D. – Secondo lei, quale sarà
il valore aggiunto che questa Gmg riceverà dall’attuale Pontefice?
R. – Indubbiamente,
questo suo carisma di immediatezza, semplicità, simpatia, di attenzione al quotidiano,
di impegno contemporaneamente semplice e profondo, immediato e fortemente legato a
Gesù ed allo Spirito, è un qualcosa che ha già fatto bene a tutti i nostri polmoni,
ma lo farà ancora di più ai giovani che poi lo porteranno a casa per dare nuovo entusiasmo
a tutte le nostre diocesi.