2013-07-16 16:27:33

Festa della Vergine del Carmelo. L'Ordine: in sintonia col Papa serviamo le periferie del mondo


“In questo tempo di grande crisi economica, di violenza irrefrenabile, di disuguaglianze evidenti… credo che anche noi, devoti della Vergine del Carmelo, siamo chiamati a liberare quanti soffrono nei diversi ‘purgatori’ del nostro tempo”. È un passaggio della lettera che il priore dei Carmelitani, padre Fernando Millán Romeral, ha scritto alle comunità dell’Ordine in occasione della Festa della Beata Maria Vergine del Carmelo. Alessandro De Carolis ha chiesto a padre Désiré Unen Alimange, consigliere generale dell’Ordine, di spiegare l’attualità del carisma carmelitano:RealAudioMP3

R. – Il messaggio di Maria oggi, soprattutto dal punto di vista della vita del Carmelo secondo la sua regola, secondo le sue Costituzioni, ci richiama molto attraverso Maria all’ascolto. Lei ha ascoltato la Parola che si è fatta carne in lei, Gesù, ed è attenta a quello che Gesù ci dice affinché Lo portiamo al mondo. Ma lei è sempre stata anche in un atteggiamento di preghiera. Dunque, l’ascolto, la preghiera ed essere attenti ai bisognosi.

D. – In che modo l’Ordine del Carmelo è impegnato a sostenere nel mondo le persone vittime della guerra o di ingiustizie sociali?

R. – Abbiamo case in Europa, in America del Nord che rendono servizio alle persone in difficoltà. Ma abbiamo anche altri luoghi, soprattutto nelle missioni. Per esempio, nelle Filippine e a Timor Est, nei diversi luoghi dell’Africa, come la Repubblica Democratica del Congo, il Kenya, la Tanzania, il Mozambico, il Camerun… In America Latina, abbiamo case per il recupero dei tossicodipendenti, mentre in Asia – come in Vietnam, in India – abbiamo gruppi in cui salviamo bambini abbandonati in strada, in Paesi in cui ci sono guerre o sfruttamenti di diverso genere: lì, vediamo come i Carmelitani vivano – come si dice nel linguaggio più attuale della Chiesa, con Papa Francesco – nelle “periferie”…

D. – Quindi, possiamo dire che l’Ordine del Carmelo si muove con una speciale sintonia con quello che è lo stile pastorale che sta mostrando al mondo Papa Francesco?

R. – Sì, veramente in sintonia. In Argentina, lui stesso lavorava con i nostri frati. Con questo possiamo dire che la Madonna del Carmine è proprio segno e strumento dell’evangelizzazione che ci porta sempre a invocare Cristo, che Maria ci mostra e che Maria ci da: portiamolo dovunque.







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