Kazakhstan: un pastore protestante detenuto ingiustamente
Un pastore protestante sarebbe detenuto ingiustamente in Kazakhstan: a lanciare l’allarme
è l’Associazione "Forum 18", che monitora la situazione della libertà religiosa nei
Paesi dell’Europa orientale e dell’Asia centrale, attraverso l’ong International Christian
Concern (Icc) che ha lanciato una petizione a livello internazionale. Si tratterebbe,
riferisce la Fides, del pastore Bakhytzhan Kashkumbayev, a capo della comunità Grace
Church ubicata ad Astana, la capitale del Paese, arrestato il 17 maggio con l’accusa
di aver attentato alla salute dei membri della sua comunità con l’aggiunta di droghe
e allucinogeni al vino utilizzato per l’Eucaristia. Attualmente, il pastore si troverebbe
in cella d’isolamento temporaneo in attesa di processo. In Kazakhstan, secondo Forum
18, le minoranze religiose tra cui quella cristiana, subiscono diverse restrizioni
alle loro attività, multe e anche il carcere, dove spesso si registrano abusi sui
prigionieri, in particolare sui detenuti per motivi religiosi, molto comuni nel Paese.
Perciò, l’Icc, che ha sede a Washington e lotta per la protezione dei cristiani e
per la difesa della libertà religiosa nel mondo, ha promosso una petizione che sarà
inviata al governo kazako e anche al segretario di Stato americano, John Kerry, con
l’esplicita richiesta di un intervento diplomatico da parte degli Stati Uniti. (R.B.)