Parole offensive del senatore leghista Calderoli nei confronti del ministro Kyenge
Bufera politica in Italia sul vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli
per il pesante insulto rivolto sabato sera durante un comizio del Carroccio al ministro
dell’Integrazione Cecile Kyenge, paragonata ad un orango. La Kyenge replica: Calderoli
non offende me ma l’immagine dell’Italia. Quelle pronunciate da Calderoli – ha detto
il premier Enrico Letta - sono parole inaccettabili, oltre ogni limite. Il servizio
di Giampiero Guadagni:
Non è la prima
volta che Roberto Calderoli si esibisce in insulti che sanno di razzismo. E di fronte
alle durissime reazioni di tutte le parti politiche, Calderoli frena, parlando di
battuta infelice pronunciata in un comizio leghista. Peraltro, due settimane fa, in
un altro comizio del Carroccio lo stesso Calderoli era stato accusato dal leader storico
Bossi di essere diventato troppo morbido. Oggi l’ex ministro della semplificazione
prova a dare un senso a quanto detto: una critica, la definisce, alla politica del
ministro dell’Integrazione che vuole permettere a tanti clandestini di arrivare in
Italia e che porta avanti la battaglia dello ius soli, non presente nel programma
del Governo Letta. Replica Cecile Kyenge: le parole di Calderoli non le prendo come
un’offesa personale ma mi rattristano per l’immagine che danno dell’Italia. Il ministro
invita la Lega ad una riflessione interna sul tipo di messaggio politico. A fianco
della Kyenge il premier Letta per il quale quelle di Calderoli sono parole inaccettabili
e oltre ogni limite. Sulla stessa linea il vicepremier e segretario del Pdl Alfano.
Mentre Pd e Sel chiedono le dimissioni di Calderoli da vicepresidente di Palazzo Madama.
Nessuna giustificazione è possibile, tuonano i presidenti di Senato e Camera Grasso
e Boldrini.