Movimento 5 Stelle: no al disegno di legge sul conflitto di interessi
Dura polemica tra Movimento 5 Stelle e Pd dopo la presentazione da parte di 25 senatori
democratici di un disegno di legge che sostituisce il concetto di ineleggibilità con
quello di incompatibilità. Intanto Berlusconi si dice convinto che la Cassazione lo
assolverà nel processo Mediaset e assicura: la sentenza comunque non avrà effetti
sul governo Letta. Servizio di Giampiero Guadagni:
Per rimuovere
la causa di incompatibilità, l’azionista di controllo eletto parlamentare, deve conferire
entro 30 giorni a un soggetto indipendente il mandato irrevocabile a vendere entro
un anno le partecipazioni azionarie a persone terze. E’ quanto prevede un disegno
di legge presentato da 25 senatori del Pd, primi firmatari Zanda e Mucchetti, con
il quale si supera il concetto di ineleggibilità. Una proposta conto la quale si scagliano
Sel e soprattutto Cinque Stelle. Con il leader Grillo che sul suo blog sferra un duro
attacco contro il Pd che, afferma, vuole salvare Berlusconi. Replica il segretario
dei democratici Epifani per il quale il disegno di legge serve invece ad avere anche
in Italia una legge di carattere europeo, su un conflitto di interessi moderno visto
che quella abbiamo è una legge di 50 anni fa sostanzialmente molto datata. La proposta,
precisa, non c’entra nulla con il caso Berlusconi. Caso che comunque monopolizza l’attenzione
della politica italiana, per gli effetti che potrebbe avere sul governo di larghe
intese guidato da Enrico Letta. Il 30 luglio la Corte di Cassazione deciderà sul ricorso
dell’ex premier condannato in secondo grado nel processo Mediaset a quattro anni di
reclusione e a cinque di interdizione dai pubblici uffici.