Il governo kazako: Alma Shalabaieva non è agli arresti ma ha l'obbligo di residenza
Il governo del Kazakistan ha reso noto che Alma Shalabaieva, la moglie del dissidente
kazako Mukhtar Ablyazov, rimpatriata lo scorso maggio con la figlia “non è in prigione
o agli arresti domiciliari” ma ha obbligo di residenza nella città di Almaty perché
“sotto inchiesta”. Il caso ha acceso il dibattito in Italia: ieri il Movimento 5 Stelle
ha chiesto le dimissioni del ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Sulla vicenda
è attesa intanto la relazione del capo della Polizia. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Alma Shalabaieva
– ha riferito il governo di Astana - ha l’obbligo di residenza nella città di Almaty,
ex capitale del Kazakistan, perché "indagata sul rilascio del passaporto per il marito
e per i familiari in cambio di tangenti". Il ministero degli Esteri kazako ha precisato
che tutti i diritti di Alma Shalabaieva “sono pienamente rispettati e garantiti dalle
forze dell'ordine del Paese”. Intanto in Italia è attesa “tra 2 o 3 giorni per essere
discussa la prossima settimana” la relazione del capo della polizia, Alessandro Pansa,
sul caso dell'espulsione – ieri revocata - di Alma Shalabayeva e della figlia. Il
marito della donna, il dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, in un messaggio, inviato
al premier Enrico Letta, esprime la propria gratitudine nei confronti dell’Italia
per la revoca dell’espulsione ma anche il timore che in Kazakistan la moglie possa
essere arrestata e la figlia di sei anni mandata in un orfanatrofio, impedendone il
rientro in Italia.