Il governo annuncia fondo di 20 milioni per le assunzioni delle persone disabili
“Dopo il tempo della riflessione e del disegno, è arrivata l'ora di essere operativi”.
A dirlo è il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini intervenuto
sabato mattina a Bologna alla “Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità”.
Da venerdì, alla Fiera del capoluogo emiliano, associazioni e istituzioni discutono
e si confrontano sull’attuazione del “Programma d'azione biennale per la promozione
dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità” appena approvato dal Consiglio
dei ministri. Il servizio di Luca Tentori:
Il tema dei
fondi è importante per realizzare un progetto, ma quando si parla di disabili bisogna
prima di tutto cambiare mentalità. Lo spiega il ministro del Lavoro e delle Politiche
sociali Enrico Giovannini, di fronte a una folta platea di associazioni, istituzioni
e disabili intervenuti in prima persona a Bologna. “Tutti abbiamo gli stessi diritti
– ha spiegato Giovannini ricordando la convenzione dell’Onu firmata anche dall’Italia
nel 2006 - e tutti dobbiamo lavorare perché questo accada. Il disabile non è una persona
con diritti particolari". Una conversione culturale insomma chiamata a produrre effetti
pratici nella politica, nel welfare e nelle aziende.
Sul piatto l’impegno del
governo ad aumentare da 2 a 20 milioni il fondo per le assunzioni dei disabili. Ma
una cifra ancora lontana da quei 400 milioni di euro del fondo nazionale abolito nel
2010. Ora a farsi carico, in maniera diversa, sono le singole regioni. E di questo
ha parlato, sempre questa mattina in assemblea, Vasco Errani, presidente della Conferenza
delle Regioni: “Insieme con governo, comuni e associazioni dobbiamo definire un approccio
innovativo. Bisogna lavorare sull'integrazione sociosanitaria, sulla presa in carico
della persona. Ci sono azioni che si devono fare e che non hanno costi, ma altri interventi
richiedono una strategia che dia risposte concrete nel sociale, nell'inserimento lavorativo
e nella formazione”. Numerosi gli incontri e i laboratori che hanno visto protagonisti
le associazioni.
Il tasso di inattività dei lavoratori con disabilità è molto
elevato, soprattutto tra le donne. Le graduatorie di collocamento vedono una lunga
attesa prima dell’avviamento lavorativo. La crisi degli ultimi anni ha aggravato una
situazione già difficile, che ha portato nel 2012 a nuovo record negativo: nel settore
pubblico i posti riservati ai disabili sono scesi dai 74.000 del 2010 ai 34.000 del
2011. In controtendenza le piccole aziende, 4 milioni e trecentomila imprese che con
un numero di dipendenti inferiori a 15 unità non sono soggette all’obbligo di assunzione
di persone disabili. Eppure coprono il 10% degli avviamenti annui con 2600 nuovi posti
di lavoro solo nel 2011. Un mondo del lavoro a più velocità insomma verso i disabili
che ha strappato un altro impegno al ministro Giovannini prima di lasciare la conferenza:
“Visto che stiamo per riorganizzare il ministero proporrò l'istituzione di un disability
manager, perché, sul tema della disabilità, è importante anche promuovere azioni culturali.
Mi incontrerò presto con Inps e Inail per vedere quello che anche al nostro interno
possiamo fare con i nostri 7000 dipendenti diretti".