2013-07-11 07:21:58

Irlanda. I vescovi: il bambino non ancora nato è già vita


“Il bambino ancora nel grembo materno è una vita umana con del potenziale, non un potenziale essere umano”: lo ha detto martedì sera mons. Brendan Leahy, vescovo di Limerick, in Irlanda. Nella cattedrale della città, intitolata a San Giovanni, il presule ha presieduto una Veglia di preghiera per la vita. Un incontro di riflessione organizzato nel momento in cui prosegue l’iter parlamentare del progetto di legge sulla protezione della vita durante la gravidanza (“Protection of Life during Pregnancy Bill 2013”): tale provvedimento, che già in passato la Chiesa irlandese ha giudicato “incostituzionale”, ammette l’interruzione della gravidanza, previo parere favorevole di una commissione di tre medici, nel caso in cui la vita della madre sia in pericolo, o in caso di rischio di suicidio della donna. “Ci troviamo di fronte – ha ribadito ieri mons. Leahy – ad un progetto di normativa che potrebbe introdurre nella legge irlandese, per la prima volta nella storia e totalmente contro i dettami costituzionali, una gerarchia tra gli esseri umani basata sulle loro dimensioni”. Il che, ha notato amaramente il vescovo, porta al rischio di finire come nel romanzo ‘La fattoria degli animali’ di George Orwell: “Tutti sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”. “Il nascituro – ha continuato il presule – non è un’estensione della madre, bensì un essere umano con delle potenzialità che ci chiede, silenziosamente ma profondamente, di essere amato”. E qui, mons. Lehay ha citato uno studio scientifico italiano che ha dimostrato come i gemelli sin dal grembo materno si guardino negli occhi, a dimostrazione della “magnifica realtà della vita di un bambino non ancora nato”. Poi, il vescovo di Limerick ha sottolineato la vicinanza della Chiesa a tutte le donne che si trovano in difficoltà durante la gravidanza: “Dal profondo del nostro cuore – ha detto il presule – garantiamo che offriremo loro tutto l’amore, il sostegno e l’assistenza professionale necessari”. Infine, il presule ha chiesto ai fedeli di pregare per i legislatori in questo “momento non facile di discernimento, di ascolto della coscienza”. (A cura di Isabella Piro)







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