Barcellona: mille palloncini dei bambini dell'Unitalsi per chiedere la pace nel mondo
Rispetto, pace, libertà, amicizia ma anche vedere il proprio “amico in carrozzina
giocare felice come tutti”, “un lavoro per papà”, “la guarigione per un compagno di
scuola”: sono queste alcune delle preghiere che i bambini “in missione di pace” a
Barcellona hanno legato alle centinaia di palloncini fatti volare in aria mercoledì
durante la preghiera che ha chiuso la penultima giornata del pellegrinaggio promosso
dall’Unitalsi. Più volte è risuonata, nella preghiera e nel canto, la parola ‘pace’
che ha avuto nella testimonianza della famiglia palestinese di Basem Abedrabbo, proveniente
da Gerico, uno dei momenti più forti. Con loro anche il parroco di Gerico, padre Mario
Hadchicy, che all'agenzia Sir ha voluto ricordare “tutti i bambini di Terra Santa,
che non possono muoversi liberamente, che crescono nell’inimicizia, separati da muri
non solo di pietra ma anche mentali, i più difficili da abbattere. La loro preghiera
oggi - ha detto il religioso - è quella di crescere nella libertà, nel rispetto dei
loro diritti elementari, nella tolleranza e nella convivenza. Tutto questo ancora
manca in Terra Santa ma solo i bambini possono costruire un futuro di pace per questa
regione. Facciamoli crescere nella libertà e nell’amicizia e ci sarà pace”, è stato
l’appello del parroco. (R.P.)Ultimo aggiornamento: 12 luglio