Vescovi africani: riunione a Kinshasa su riconciliazione, giustizia e pace
“La Chiesa famiglia di Dio in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia
e della pace”. È questo il tema dell’Assemblea plenaria del Simposio delle Conferenze
Episcopali d’Africa e Madagascar (Secam), che si è aperta martedì a Kinshasa, capitale
della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). All’evento, che si concluderà il 16
luglio, partecipano un centinaio di vescovi provenienti da tutto il continente. Nello
spiegare come la Chiesa cattolica promuove la pace alla luce dell’insegnamento evangelico,
il card. Théodore Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar, vice presidente del Secam, ha
affermato “cerchiamo di capire come rafforzare le azioni condotte, come migliorare
i metodi, e ampliare i contatti perché i risultati siano visibili in tutti i Paesi.
Ci sentiamo profondamente chiamati a continuare i nostri sforzi perché la pace è sempre
compromessa”. Il Ministro dell’Interno della Rdc, Richard Muyej, che ha rappresentato
il Capo dello Stato alla cerimonia di apertura dell’Assemblea, si è detto felice che
l’evento avvenga a Kinshasa nel momento in cui “la Rdc è aggredita nella sua parte
est, provocando migliaia di sfollati”. Ma all’attenzione dei vescovi del Secam verrà
anche sottoposta un’altra crisi più recente: quella in atto in Centrafrica dallo scorso
dicembre, sfocciata tre mesi fa in un colpo di stato militare a Bangui. A rivolgersi
ai vescovi africani sono state le Caritas di tutto il continente, riunite la scorsa
settimana a Nairobi. In una nota diffusa dai segretari e direttori nazionali delle
Caritas viene espressa “indignazione per le sofferenze imposte alla popolazione civile
innocente” e preoccupazione per “l’estensione della crisi centrafricana e per la sua
insidiosa trasformazione in un conflitto a carattere religioso”. Le Caritas chiedono
ai vescovi del Secam l’autorizzazione ad avviare collette nelle chiese da destinare
al Centrafrica per “ridare speranza alle popolazioni in sofferenza”. (R.P.)