Messaggio Kek: "E' tempo di ripartire per servire i popoli d'Europa"
“Il nostro compito principale a Budapest è stato quello di rinnovare lo statuto della
Kek come espressione del nostro impegno per una profonda condivisione ecumenica e
unità in Cristo”: così nel Messaggio finale i delegati all’Assemblea della Conferenza
delle Chiese Europee (Kek), conclusasi lunedì scorso a Budapest, descrivono le 6 giornate
di lavoro. “In alcuni momenti è stato difficile, ma con la grazia di Dio siamo riusciti”
e “alla fine di un intenso processo deliberativo, possiamo celebrare il completamento
del rinnovamento degli statuti, fondamento di un’organizzazione ecumenica efficiente
e rilevante”. Si legge ancora nel testo ripreso dall'agenzia Sir: “Ora è tempo di
partire per servire i popoli d’Europa e del mondo, rispondendo ai loro bisogni spirituali”
e “con umiltà e impegno cristiano far sentire le voci dei poveri e degli oppressi,
di coloro che ancora attendono iniziative incisive che rispondano alle loro necessità
e al desiderio di un futuro migliore”. Il messaggio rivolge anche l’invito a tutte
le Chiese europee “a intensificare le relazioni ecumeniche per rafforzare il rispetto
reciproco come sorelle e fratelli in Cristo”. Facendo riferimento al titolo dell’Assemblea
“E ora che cosa aspettate?”, dice il Messaggio: “Partendo da Budapest, lasciamo alle
spalle l’idea dell’attesa come momento di disperazione e indecisione. Portiamo con
noi lo spirito di trasformazione e la speranza”. Al termine dell'Assemblea di Budapest
il neo "consiglio di direzione" ha deciso le nuove nomine: il vescovo anglicano Christopher
Hill (Chiesa d‘Inghilterra) è il nuovo presidente della Kek; vicepresidenti il metropolita
Emmanuel di Francia (il presidente uscente) e la decana svedese Karin Burstrand. Oltre
alla nuova Costituzione, i membri della Conferenza delle Chiese Europee (Kek), hanno
deciso in Assemblea a Budapest di dotarsi di una “road map strategica”, un documento
“da leggere insieme alla Costituzione per dare l’indirizzo del futuro rinnovamento
e cammino della Kek”. Il testo spiega gli elementi condivisi dalle Chiese, membri
della Kek (mentre le associazioni ecumeniche e i consigli nazionali delle Chiese sono
ora diventati membri associati): la fede, la storia comune, la visione (raggiungere
la riconciliazione) e la missione (rafforzare la comunione per una testimonianza più
efficace). Il documento precisa quali siano i “valori fondamentali necessari per la
missione”: fiducia e rispetto reciproci, coraggio, ospitalità, umiltà, affidabilità,
trasparenza, sussidiarietà, cura delle cose. Il testo parla poi di sei “obiettivi
strategici” per i prossimi anni: “portare a compimento i cambiamenti organizzativi”
decisi in Assemblea, “garantire la sostenibilità economica dell’organizzazione”; “rafforzare
la comunione attraverso il dialogo”; “sviluppare la capacità di essere un interlocutore
efficace nel dialogo”, sia per aiutare il dialogo tra le sue Chiese, che con altri
organismi ecumenici o ecclesiali, quali la Chiesa cattolica, l’islam e l’ebraismo;
“stimolare e coinvolgere, attraverso una comunicazione più creativa”. (R.P.) Ultimo
aggiornamento: 10 luglio