“Esprimiamo la nostra indignazione per le sofferenze imposte alla popolazione civile
innocente” affermano i partecipanti all’incontro dei segretari e direttori nazionali
delle Caritas della regione Africa, in una dichiarazione inviata all’agenzia Fides
sulla drammatica situazione nella Repubblica Centrafricana. “Salutiamo e sosteniamo
gli sforzi coraggiosi e profetici intrapresi dalla Chiesa della Repubblica Centrafricana
per ridare speranza alle popolazioni in sofferenza e di operare per prevenire l’estensione
di questa crisi oltre a impedire la sua insidiosa trasformazione in un conflitto a
carattere religioso” continua il documento. Le Caritas africane, oltre ad assicurare
la loro solidarietà al popolo centrafricano, lanciano un appello alle istituzioni
internazionali (Onu, Unione Africana, Unione Europea, ecc..) perché accolgano “le
richieste di aiuto lanciate dalla Chiesa centrafricana perché si metta fine immediatamente
a questa situazione”. Chiedono inoltre “ai nostri Padri, i vescovi, che si riuniscono
dall’8 al 15 luglio a Kinshasa nell’Assemblea plenaria del Simposio delle Conferenze
episcopali d’Africa e Madagascar (Secam), di affrontare su questa situazione insieme
ai vescovi di questo Paese e di autorizzarci ad avviare delle collette di doni nelle
nostre Chiese per aiutare il popolo centrafricano”. L’incontro dei responsabili delle
Caritas africane si è tenuto a Nairobi dal 1° al 5 luglio scorsi. Nella dichiarazione
finale, inviata a Fides, si afferma, tra l’altro, che si è preso l’impegno di diffondere
in tutte le Chiese africane la conoscenza di due documenti: la dichiarazione dei vescovi
fatta a Kinshasa nel 2012 sulla identità e sulla Missione della Caritas alla luce
dell’enciclica "Deus caritas est", e il motu proprio “Intima ecclesiae natura” sul
servizio alla carità. (R.P.)