Papa a Lampedusa. Mons. Mogavero: dall'isola si leva un grido di civiltà. Mons.
Pelvi: la solidarietà dei militari con i migranti
"Sicuramente
la presenza del Papa a Lampedusa, ha detto mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara
del Vallo, ha tolto a questo mare e a quest’isola quel carattere quasi di maledizione
che le era stato cucito addosso dagli eventi di questi ultimi anni". "Il gesto
del Papa è altamente profetico, sia per il gesto in sé che il magistero che da Lampedusa
il Papa ha rivolto alla Chiesa e al mondo. Non trascurerei l’aspetto intraecclesiale
del significato della visita del Papa". "Anche all’interno della Chiesa, infatti,
abbiamo bisogno di tanta purificazione riguardo a questo. Il messaggio che ha rivolto
al mondo, appunto, è che da Lampedusa si leva un grido di civiltà e si leva anche
una domanda di un umanesimo nuovo". "Dai militari, sottolinea mons. Vincenzo Pelvi,
arcivescovo Ordinario Militare per l'Italia, i primi aiuti ai migranti". "Sono loro
che li soccorrono già in mare aperto ed ascoltano le parole di dolore e speranza di
chi è riuscito a raggiungere questo avamposto d'Europa". "Anche in un periodo
in cui la sensibilità andava nella direzione del respingere i barconi, di allontanare
le persone, anche allora i nostri militari sono stati coraggiosi protagonisti dell’amore
alla vita, perché mai hanno pensato, e queste sono le confidenze che ho ricevuto da
loro sottolinea l'arcivescovo Pelvi, di allontanare coloro che sono fratelli, coloro
che sono persone, coloro che sono per i nostri militari segno dell’amore di Dio, immagine
di Dio. Ora, anche i barconi che sono lì in riva, in tanti posti di Lampedusa, stanno
diventando come un messaggio di speranza. Guardando, infatti, questi barconi nasce
veramente nel cuore l’attenzione ai fratelli bisognosi". (a cura di Luca Collodi)
Testo
proveniente dalla pagina del sito Radio Vaticana