Papa a Lampedusa. Il ruolo della società civile dell'isola
"A Lampedusa, (nella
foto, la Porta d'Europa sull'isola) un gruppo di ragazzi, che frequentava la scuola
superiore, desideroso di contrastare quanti dicevano che a Lampedusa non ci fosse
nulla da fare e che bisognava abbandonare l'isola” hanno dato vita nel 2001 ad un
Associazione giovanile per la difesa del cittadino, della cultura e dell’ ambiente
con la volontà di sviluppare una serie di iniziative nuove per gli abitanti delle
Isole Pelagie ed in particolare di Lampedusa. L'Associazione, spiega Filippo Mannino,
presidente di Alternativa Giovani Onlus, mira a promuovere l’identità
di Lampedusa quale luogo che intende giocare un ruolo forte nella protezione dei diritti
umani di migranti, rifiutando che vengano commesse violazioni nel proprio nome o in
nome dei propri abitanti e nel proprio territorio ". Mannino, spiega come l'Associazione,
impegnata, tra l'altro, nella preparazione della visita del Papa nell'isola, si proponga
di "favorire l' aggregazione e di contrastare i fenomeni di disagio giovanile, riunendo
le idee e le energie di tutti". L'impegno sociale di Alternativa giovani comprende
anche l'impegno culturale, con oltre un centinaio di volontari, afferma Giacomo Mercurio,
direttore di Radio Delta Lampedusa 95 FM, che lavorano nel campo dell'informazione,
della cultura e delle arti". “Lampedusa deve essere famosa in Europa e nel mondo
per le sue bellezze e non per essere citata nei ricorsi alla Corte europea dei diritti
umani, deve essere un luogo che i difensori dei diritti umani possano considerare
un esempio, e il cui nome non evochi mai più espulsioni collettive, detenzione arbitraria,
maltrattamenti, ma rispetto e protezione degli esseri umani.” (a cura di Luca Collodi)