2013-07-08 15:38:59

Padre Lombardi: un evento storico, Papa Francesco toccato dall'accoglienza


Un “incredibile evento, densissimo, storico e significativo nel giro di poche ore”: così il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha definito il viaggio di Papa Francesco in un briefing con i giornalisti a conclusione della visita a Lampedusa. “Il Papa – ha detto - era molto toccato dall’accoglienza dei lampedusani” cui ha rivolto un caloroso ringraziamento e “l’invito a continuare ad essere un esempio anche di accoglienza e di responsabilità per queste persone in difficoltà che giungono sulle loro coste, presso le loro case. Questo certamente è il messaggio fondamentale di questo viaggio”. Per il Papa – ha spiegato – era importante che si capisse il significato di questa sua visita: un “gesto importante e significativo – come ha detto nell’omelia – di ‘piangere per coloro che sono morti nella strada verso una condizione migliore di vita’; di solidarietà con tutti coloro che soffrono su questa stessa strada e di solidarietà e incoraggiamento per tutti coloro che si impegnano effettivamente ad accoglierli e a permettere loro di ripartire verso una vita migliore; di incoraggiamento anche molto forte per chi, a livello anche di responsabilità, può cercare di creare le condizioni migliori perché questa vita nuova, per queste persone che hanno sofferto tanto e che soffrono, possa realizzarsi veramente”.

“Certamente – ha proseguito padre Lombardi – è stato anche un giorno di grande festa cristiana, di rinnovamento nella coscienza. Ma non dimentichiamo la forza della Liturgia, che voleva essere anche una Liturgia di penitenza e di conversione, con messaggi estremamente forti alla responsabilità”. “Io – ha aggiunto - ho potuto dirgli, già dagli echi e dai monitoraggi, che il messaggio sembra colto, anche a livello internazionale, con grande disponibilità e con grande attenzione. Questo certamente gli ha fatto piacere: il senso di una missione compiuta con intensità questa mattina e che raggiunge il suo fine di toccare le coscienza, di risvegliare la coscienza del mondo di oggi”. Padre Lombardi ha poi parlato della Chiesa di Agrigento, “una Chiesa che si fa veramente parte attiva di questo impegno di accoglienza e di solidarietà con gli immigrati”.

Si tratta quindi – ha rilevato - di “un bilancio estremamente positivo”, un viaggio “che - nel giro di quattro ore – ha dato al mondo una vera testimonianza, che speriamo che resti! Questa certamente è la speranza del Papa. Ma credo – ha aggiunto - che non gli mancheranno occasioni di ricordarci queste cose e di richiamarcelo anche con altri segni estremamente forti”. Padre Lombardi ha ricordato anche il “senso di disponibilità e di impegno nell’organizzazione di questa giornata, che è stata organizzata nel giro di una settimana… nel giro di cinque giorni. Quindi tutti si sono dati tantissimo da fare: i marinai, le forze di sicurezza, il sindaco, i volontari, la Chiesa… Tutti veramente si sono mobilitati affinché questa giornata raggiungesse il suo significato e la sua finalità. E il Papa di questo è estremamente grato”.

Rispondendo ad una domanda sul richiamo del Papa alle responsabilità istituzionali riguardo al dramma dell’immigrazione, padre Lombardi ha risposto che il Pontefice “parla sempre a tutti, alla coscienza di tutti, a seconda della loro responsabilità. Quindi non esime nessuno da questa responsabilità. Anche lui si mette sempre, in prima persona, in questione in questi casi. Evidentemente a seconda delle proprie responsabilità anche ai livelli più alti”. “Quindi certamente – ha aggiunto - c’è anche un richiamo a chi ha un potere effettivo per influire nelle decisioni che hanno delle conseguenze di carattere economico, sociale, politico di ampio raggio” ma “non c’è in alcun modo un’accusa per qualcuno specificatamente” perché “c’è un richiamo di responsabilità assolutamente a tutti, a partire dalle popolazioni che possono accogliere e aiutare”.

Infine, interpellato sugli auguri del Papa ai musulmani per l’inizio del Ramadan, padre Lombardi ha ricordato che “il Papa è già noto per il suo atteggiamento di dialogo con tutti. Abbiamo avuto, in questi primi mesi, occasioni estremamente significative di dialogo ecumenico – sia con gli ortodossi, sia con gli anglicani e così via – e dialogo con il mondo ebraico, che conosce molto bene già dall’Argentina, ma anche diversi accenni e riferimenti espliciti di dialogo nei confronti del mondo musulmano. Questa è stata di nuovo – ha precisato - una bella occasione per richiamarlo, anche pensando che poi tanti degli immigrati che vengono qui dai Paesi africani sono effettivamente musulmani”. Il Ramadan – ha osservato – “è un momento estremamente importante di impegno anche spirituale che permette poi di sviluppare questa base del dialogo, che è di carattere anche religioso: il dialogo che cerchiamo noi e che noi vogliamo in favore della pace e dei valori che permettono di promuovere la persona umana. Quindi – ha concluso padre Lombardi - mi è sembrato un riferimento molto significativo, tenendo anche conto dell’uditorio e dei Paesi da cui questi immigrati provengono”.

Ma ecco come padre Lombardi ha risposto al microfono di Luca Collodi: RealAudioMP3

R. - Il Papa è venuto qui intenzionalmente per dare un messaggio di una serietà e diciamo pure di una drammaticità formidabile. Lo diceva ance proprio mentre stavamo facendo il percorso sull’imbarcazione, poco dopo l’arrivo del Papa. Diceva: speriamo che capiscano il significato di questo gesto, di questo mio viaggio. Quindi, il passare lungo le coste dove tante persone hanno perso la vita nel Mar Mediterraneo, non sappiamo quante ma sono molte, moltissime migliaia, decine di migliaia di persone forse che sono morte. Che questo viaggio possa veramente significare tutto quello che il Papa si aspetta di invito alla responsabilità e all’impegno per un futuro migliore per questo nostro mondo che cammina per strade segnate spesso dall’interesse ma non dalla consapevolezza delle sofferenze che certi procedimenti, anche di sviluppo, comportano.








All the contents on this site are copyrighted ©.