2013-07-05 12:14:02

Usa: appello dei leader cristiani a rispettare obiezione di coscienza e libertà religiosa


Si è conclusa ieri, Festa nazionale dell’Indipendenza, con una Messa presieduta dal cardinale arcivescovo di Washington Donald Wuerl nella basilica nazionale dell’Immacolata Concezione, la “Fortnight for Freedom”, la campagna per la libertà religiosa lanciata il 21 giugno dai vescovi degli Stati Uniti e giunta alla sua seconda edizione. 15 giorni di preghiere, riflessioni, catechesi e manifestazioni per mobilitare la comunità cattolica e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla difesa di questo principio fondamentale, sempre più minacciato oggi nel Paese da politiche volte a limitare la libertà di educazione sui principi morali e religiosi e sulla loro pratica. In particolare – come è noto – a muovere l’iniziativa dei vescovi americani sono alcune disposizioni della riforma sanitaria dell’Amministrazione Obama in materia di aborto e contraccettivi che impongono limitazioni all’obiezione di coscienza di coloro che si oppongono all’aborto e la ridefinizione del matrimonio a livello federale e statale. E un nuovo appello ad “estendere le tutele della libertà di coscienza” nell’applicazione delle nuove regole del Ministero della salute (HHS) circa l’obbligo di copertura sanitaria dei mezzi anticoncezionali e abortivi è stato rivolto in una lettera aperta inviata martedì al Governo da un centinaio di leader cristiani. La lettera intitolata “Insieme per la libertà religiosa” (“Standing Together for Religious Freedom”) è stata presentata a una conferenza stampa a Washington alla quale è intervenuto, tra gli altri, l’arcivescovo di Baltimora William E. Lori, Presidente della Commissione ad hoc della Usccb per la libertà religiosa. In essa i leader religiosi chiedono al Ministero della Salute di garantire la libertà di coscienza “a tutte le organizzazioni e individui che per motivi religiosi e morali non possono garantire la copertura, fornitura o l’accesso a determinati medicinali o servizi” previsti dalla riforma sanitaria. Nella missiva si chiede altresì al Congresso di trovare un modo per evitare che alcune “inammissibili” offese alla libertà religiosa si verifichino in futuro. (A cura di Lisa Zengarini)

Ultimo aggiornamento: 5 luglio







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