Il nuovo abbraccio tra Papa Francesco e Benedetto XVI
Ieri mattina, nei Giardini Vaticani, Papa Francesco ha consacrato lo Stato della Città
del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo ed ha benedetto una statua dedicata
a quest’ultimo che è stata posta nei pressi del Palazzo del Governatorato. Era presente
Benedetto XVI, che aveva approvato il progetto tempo fa. Papa Francesco e il Papa
emerito si sono abbracciati con affetto e sono rimasti vicini per tutta la cerimonia.
A presentare l’opera d’arte, il cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del
Governatorato, e l’attuale presidente, il cardinale Giuseppe Bertello. Ascoltiamo
le parole di consacrazione di Papa Francesco nel servizio di Tiziana Campisi:
“San Giuseppe
… custodisci e dona pace a questa terra, irrorata dal sangue di san Pietro e dei primi
martiri romani; custodisci e ravviva la grazia del Battesimo in quanti qui vivono
e operano; custodisci e aumenta la fede dei pellegrini che qui giungono da ogni parte
del mondo. A te consacriamo le fatiche e le gioie di ogni giorno; a te consacriamo
le attese e le speranze della Chiesa; a te consacriamo i pensieri, i desideri e le
opere: tutto si compia nel Nome del Signore Gesù… O glorioso Arcangelo San Michele
… veglia su questa Città e sulla Sede Apostolica, cuore e centro della cattolicità,
perché viva nella fedeltà al Vangelo e nell’esercizio della carità eroica. Rendici
vittoriosi contro le tentazioni del potere, della ricchezza e della sensualità. Sii
tu il baluardo contro ogni macchinazione, che minaccia la serenità della Chiesa; sii
tu la sentinella dei nostri pensieri, che libera dall’assedio della mentalità mondana;
sii tu il condottiero spirituale, che ci sostiene nel buon combattimento della fede”.
Sono
state queste parole di Papa Francesco il cuore della cerimonia di consacrazione dello
Stato Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo. Al fianco del Pontefice
sedeva Benedetto XVI, da lui invitato e accolto calorosamente e al quale si è così
rivolto prima di spiegare il significato della posa della statua dell’Arcangelo:
“Si
tratta di un’iniziativa già progettata da tempo, con l’approvazione del Papa Benedetto
XVI, al quale va sempre il nostro affetto e la nostra riconoscenza e al quale vogliamo
esprimere la nostra grande gioia per averLo qui presente in mezzo a noi. Grazie di
vero cuore!”.
Ricordando che San Michele è “colui che lotta per ristabilire
la giustizia divina”, il Santo Padre ha poi sottolineato che la sua figura richiama
alla vittoria del bene sul male e all’aiuto che ogni uomo riceve dagli Angeli di Dio:
“Nel
cammino e nelle prove della vita non siamo soli, siamo accompagnati e sostenuti dagli
Angeli di Dio, che offrono, per così dire, le loro ali per aiutarci a superare tanti
pericoli, per poter volare alto rispetto a quelle realtà che possono appesantire la
nostra vita o trascinarci in basso. Nel consacrare lo Stato Città del Vaticano a San
Michele Arcangelo, gli chiediamo che ci difenda dal Maligno e che lo getti fuori”.
Infine,
Papa Francesco ha esortato a pregare San Giuseppe perché “ci renda ancora più forti
e coraggiosi nel fare spazio a Dio nella nostra vita per vincere sempre il male con
il bene”. Ai piedi della statua dell’Arcangelo Michele - realizzata da Giuseppe Antonio
Lomuscio, vincitore del Concorso Internazionale appositamente indetto dal Governatorato
dello Stato Vaticano – una targa ricorderà che a volerla sono stati Benedetto XVI
e Francesco.