2013-07-05 07:35:11

E’ legge in Indonesia il provvedimento sulle Ong: le perplessità di vescovi e altri rappresentanti religiosi


Dopo mesi di dibattito, la Camera dei deputati del parlamento indonesiano ha approvato una nuova legge sulle organizzazioni di massa e non governative che consentirà un maggiore controllo ufficiale. Una mossa passata dalle autorità come di tutela della libertà di aggregazione ma avversata da molti. Il servizio di Stefano Vecchia:RealAudioMP3

Sono occorsi mesi di duro confronto e di sospensioni frequenti per arrivare a un testo che raggiungesse gli obiettivi di sicurezza e verifica proposti dall'esecutivo, senza superare del tutto i tanti dubbi emersi nell'aula parlamentare e fuori di essa. Alla fine, però la convergenza delle forze politiche è stata significativa e la legge è stata approvata da 311 dei 361 parlamentari presenti in aula. Significativa anche l'astensione dal voto di 199 esponenti dell'opposizione. Le forze a favore del provvedimento hanno sottolineato come la legge fosse necessaria, sia per meglio delineare i diritti delle organizzazioni locali, sia per contrastare iniziative di origine straniera che potrebbero strumentalizzare associazioni e organizzazioni non governative. Per l'opposizione, al contrario, il provvedimento sarà utilizzato dal potere per silenziare la dissidenza e limitare le attività delle Ong. Al passaggio della legge si sono opposte anche la Conferenza episcopale cattolica, la Comunione delle Chiese indonesiane e la Muhammadiya, vasta organizzazione musulmana a forte impronta sociale. Anch'esse chiederanno alla Corte costituzionale di fermarne l'applicazione. Principalmente in base a due obiezioni: la possibilità di discriminazione verso le organizzazioni in base alle politiche prevalenti o su linee ideologiche e religiose; la vaghezza eccessiva di certe parti del testo della legge formato di 82 articoli. L'articolo 5, ad esempio, che impegna le organizzazioni di massa a mantenere e rafforzare l'unità della nazione, come pure a sostenere l'ideologia di Stato denominata Pancasila.
Per la Radio Vaticana, Stefano Vecchia








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