Bilancio Santa Sede in attivo: Consiglio dei cardinali incoraggia riforma e ringrazia
per il sostegno dei fedeli
Si è conclusa mercoledì in Vaticano la riunione di due giorni del Consiglio di Cardinali
per lo Studio dei Problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, presieduta
dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Degna di particolare nota è stata
la visita, sempre mercoledì, di Papa Francesco, il quale ha rivolto la parola agli
intervenuti e si è intrattenuto per un breve dialogo, ribadendo le finalità e l’utilità
del Consiglio ed invitando a proseguire i periodici incontri.
Dopo l’introduzione
svolta dal cardinale Bertone e dal cardinale Giuseppe Versaldi, presidente della Prefettura
per gli Affari Economici, il ragioniere generale, Stefano Fralleoni, ha dapprima letto
la relazione al Bilancio consuntivo Consolidato 2012 della Santa Sede e, successivamente,
a quello del Governatorato. Mons. Vallejo Balda, segretario della Prefettura per gli
Affari Economici, si è invece soffermato ad illustrare le quattro aree – Santa Sede-Curia
Romana, Santa Sede-Pastorale, Santa Sede-Carità e Stato della Città del Vaticano –
che, in prospettiva, verrebbero a formare il Bilancio integrato dei due Enti in parola.
Il Bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per l’anno 2012 chiude
con un utile di € 2.185.622, grazie soprattutto al buon rendimento della gestione
finanziaria. Tra i capitoli di spesa più impegnativi si annoverano quelli relativi
al costo del personale che, al 31 dicembre scorso, contava 2.823 unità, ai mezzi di
comunicazione sociali, considerati nel loro complesso ed al pagamento delle nuove
tasse che gravano sugli immobili (IMU), risultate in aumento per € 5.000.000 rispetto
al passato.
Il Governatorato ha un’Amministrazione autonoma ed indipendente
da contributi della Santa Sede, e, attraverso le sue diverse Direzioni, provvede alle
necessità relative alla gestione dello Stato. Il consuntivo 2012, che comunque ha
risentito del clima economico mondiale, si è chiuso con un attivo di € 23.079.800,
in aumento di più di un milione di € rispetto a quello dell’anno precedente. Al 31
dicembre scorso risultavano impiegate 1.936 persone.
L’Obolo di San Pietro,
cioè le offerte dei fedeli a sostegno della carità del Santo Padre, è passato da USD
69.711.722,76 del 2011, a USD 65.922.637,08. Il contributo in base al can. 1271 CIC,
che corrisponde sostegno economico prestato dalle circoscrizioni ecclesiastiche di
tutto mondo per il mantenimento del servizio che la Curia Romana presta alla Chiesa
universale, è passato da UDS 32.128.675,91, del 2011, a USD 28.303.239,28, con un
calo dell’11,91%. Gli ulteriori contributi alla Santa Sede da parte degli Istituti
di Vita Consacrata, Società di Vita Apostolica e Fondazioni sono passati da USD 1.194.217,78,
del 2011, a USD 1.133.466,91, con un calo del 5,09%. Complessivamente, pertanto, vi
è stato un decremento del 7,45% rispetto al totale, espresso in Dollari USA, del 2011.
L’Istituto
per le Opere di Religione (IOR), come ogni anno, ha offerto al Santo Padre una somma
significativa a sostegno del suo ministero apostolico e di carità. Per l’esercizio
2012 si è trattato di € 50.000.000 ai quali vanno aggiunti € 1.000.000 per il Fondo
Amazzonia, € 1.500.000 per il Fondo Pro orantibus (sostegno ai Monasteri di clausura),
€ 1.500.000 per il Fondo San Sergio (sostegno alle Chiesa dell’ex Unione Sovietica),
€ 1.000.000 per la Commissione per l’America Latina, ed altre elargizioni di minore
entità.
I porporati hanno riflettuto sui dati di Bilancio loro offerti constatando
i positivi risultati raggiunti, ed hanno incoraggiato la necessaria riforma finalizzata
a ridurre i costi attraverso un’opera di semplificazione e razionalizzazione degli
organismi esistenti, nonché una più attenta programmazione dell’attività di tutte
le amministrazioni. I Membri del Consiglio hanno espresso profonda gratitudine per
il sostegno dato, spesso in forma anonima, al ministero universale del Santo Padre,
nonostante il momento di crisi economica, esortando a perseverare in tale opera di
bene.