Si è svolta martedì sera al Maxxi di Roma la cerimonia di assegnazione delle Colombe
d’Oro per la pace 2013. L’importante riconoscimento, quest’anno, in ricordo di Rita
Levi di Montalcini che ha presieduto per molti anni la giuria del premio. Tra le premiate
di questa edizione, Asha Omar Ahmed, ginecologa somala laureata in Italia e ora rientrata
in Somalia e Lorella Zanardo, scrittrice e blogger impegnata sul fronte dell’affermazione
della dignità della donna. Le ascoltiamo nel servizio di Federica Baioni:
Kawonga, Caridi,
Ahmed e Zanardo. Sono tutte donne le Colombe d'oro per la Pace dell'archivio disarmo
2013. Dal 1984 il Premio viene tradizionalmente assegnato a personalità internazionali
che si siano contraddistinte per opere a favore della pace, nonché a giornalisti studiosi
o reporter capaci di raccontare di diritti calpestati. La prima Colomba ha premiato
il coraggio della dottoressa Asha Omar Ahmed:
“Sono tornata in Somalia
per un semplice motivo: servire le donne somale. Sono ginecologa e in Somalia c’è
molta richiesta di questa figura perché - prima di tutto - la vita media è di 45 anni.
Qui, puoi trovare una ragazza di 15 o 16 anni già mamma. Poi c’è questa pratica -
molto diffusa - dell’infibulazione dei genitali femminili che riguarda circa il 97-98
percento delle donne … Questo è uno dei motivi per i quali sono rientrata”.
Tra
i riconoscimenti per il giornalismo la blogger e docente Lorella Zanardo, autrice
del documentario "Il corpo delle donne", un lavoro critico sull’immagine femminile
nella comunicazione di massa:
“Sono orgogliosa, contenta di condividere
il premio con delle donne così eroiche, così coraggiose. Nello stesso tempo, ricordo
- ad esempio - che da bambina dicevo sempre che avrei voluto fare la missionaria e
andare all’estero. Dico sempre ai ragazzi e alle ragazze che questo è importantissimo;
spesso, però, il bisogno è intorno a noi”.
Le altre Colombe d'Oro sono
andate a Pacem Kawonga, attivista di Dream, il progetto realizzato dalla Comunità
di Sant'Egidio per la cura dei malati di Aids, e a Paola Caridi, fondatrice dell'associazione
di giornalisti indipendenti "Lettera 22".