2013-07-03 11:32:21

Bangladesh: nuovo caso di avvelenamento in fabbrica tessile, colpiti in 200


Nuovo caso di avvelenamento in una fabbrica tessile del Bangaldesh, dove il settore rappresenta oltre il 10% del Pil nazionale essendo il Paese il secondo esportatore di vestiti al mondo, dopo la Cina. A riferire la notizia è l'agenzia AsiaNews: oltre 200 operai, ieri, sono stati ricoverati con sintomi di avvelenamento ad Ashula, cittadina nella cintura industriale di Dhaka. Tutti risultano essere dipendenti della stessa azienda, la Rose Dresses, che conta circa seimila operai. La fabbrica non è nuova a episodi di questo tipo: dall’inizio di giugno, infatti, questo sarebbe già il terzo caso di avvelenamento confermato dal personale medico, nonostante inizialmente il governo avesse accusato gli operai di psicosi di massa. Secondo il racconto delle vittime, colpevole sarebbe l’acqua che sgorga dai rubinetti della fabbrica e che tutti avrebbero bevuto durante la giornata di lavoro. L’industria tessile del Bangladesh è da tempo nel mirino per le condizioni di lavoro in cui versano i suoi operai: turni massacranti, scarsissima retribuzione, condizioni igieniche precarie e totale assenza di misure di sicurezza. (R.B.)







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