Sudafrica. Obama visita Robben Island. Mandela continua a lottare tra la vita e la
morte
“Il mondo è grato agli eroi di Robben Island, che ci ricordano come le catene non
possano contrastare la forza dello spirito umano”. Così il presidente Obama, visitando
domenica l’isola- carcere, in Sudafrica, in cui Mandela trascorse la maggior parte
dei suoi anni di prigionia. Giulio Albanese:
Il presidente
degli Stati Uniti, Barack Obama ha scritto, ieri, nel libro dei visitatori del tetro
carcere sudafricano: “Il mondo è grato agli eroi di Robben Island, che ci ricordano
come le catene non possano contrastare la forza dello spirito umano”. Un sentimento
di solidarietà che lo ha portato a fare quella che, egli stesso, ha chiamato “una
grande promessa”, quella di “assicurare pace e prosperità all’Africa”. “Pace perché
donne e bambini non vivano più nella paura. E l’America - ha detto il presidente statunitense
- vi aiuterà”. Un piano da 7 miliardi di dollari destinato, in cinque anni, a facilitare
l’accesso all’energia elettrica nell’Africa subsahariana denominato “Power Africa”.
Ma le contestazioni e soprattutto le polemiche nei suoi confronti, da parte di molti
giovani, non sono mancate, quasi a stigmatizzare la differenza tra il numero uno della
Casa Bianca, leader della prima potenza mondiale, e Mandela, uomo di speranza, paladino
nella lotta contro l’apartheid. E proprio Mandela continua a lottare, in bilico tra
la vita e la morte, anche se non mancano le critiche di chi accusa soprattutto i medici
e familiari di perpetrare un vero e proprio accanimento terapeutico nei suoi confronti.
Ma una delle figlie ha commentato: “è lui che sta scegliendo di rimanere”.