Siria: raid aerei dell'esercito sui campi profughi del Nord
Il campo profughi di Bab al-Salam è stato oggetto di un raid aereo da parte dell'aviazione
militare siriana che ha provocato sette feriti gravi, compresa una bambina. Lo riferiscono
all'agenzia Fides fonti dell'associazione Time4Life, che assiste con aiuti umanitari
i rifugiati del campo. Il raid è avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 giugno ed
è il secondo attacco aereo subito dal campo profughi nelle ultime settimane. “I nostri
contatti nel campo – lancia l'allarme Mirta Neretti, volontaria di Time4Life – temono
che si tratti dell'inizio di un'escalation di incursioni intimidatorie messe in atto
dalle forze armate governative anche per costringere i profughi a fuggire liberando
il terreno, in vista dell'incombente offensiva delle forze pro-Assad per riprendere
il pieno controllo dell'area di Aleppo. I 17mila profughi del campo, tra i quali ci
sono 5mila bambini, sono del tutto inermi e esposti a ogni violenza”. Le 1.500 tende
del campo profughi di Bab al-Salam sorgono a ottocento metri dal confine con la Turchia.
I volontari le raggiungono passando dalla città turca di Kilis. L'area è attualmente
sotto il controllo delle milizie dei ribelli. Ma da Bab al-Salam giungono notizie
su movimenti di truppe dell'esercito governativo - coadiuvato dalle milizie di Hezbollah
– anche verso l'altro insediamento profughi di Atma, dove sopravvivono 28mila rifugiati.
(R.P.)