2013-06-30 19:27:40

Datagate: l'Ue chiede spiegazioni agli Usa


Lo scandalo Datagate tocca l'Europa: secondo informazioni di stampa l’americana National Security Agency, avrebbe effettuato uno spionaggio sistematico ai danni di istituzioni e privati cittadini europei. Nel mirino delle intercettazioni soprattutto la Germania che parla di “clima da guerra fredda”. E mentre la Commissione europea chiede immediate spiegazioni a Washington, tuona il presidente dell’Europarlamento Shultz: tutto ciò rischia di incrinare gravemente i rapporti con gli Usa. Cecilia Seppia:RealAudioMP3

Dopo la Cina ed Hong Kong lo scandalo Datagate travolge anche l’Europa. E’ il settimanale Der Spieghel a dar conto di massicce intercettazioni sia via internet sia telefoniche, di istituzioni, e ambasciate europee, in particolare francesi e tedesche. Il Guardian, che inizialmente ne aveva parlato, fa invece retromarcia e rimuove l’articolo dal web, giudicando la fonte inaffidabile: nel testo un giornalista imputava il coinvolgimento di sette Paesi europei fra i quali l’Italia nel controverso programma Prism, per aiutare appunto Washington nella raccolta di dati personali. Notizia questa subito smentita dagli 007 italiani, che parlano di collaborazione in funzione anti-terrorismo. Oltre all’ex informatico della Cia, Edward Snowden, ancora bloccato all’aeroporto di Mosca, spunta così un’altra talpa: Wayne Madsen, ex luogotenente della Marina americana che per dodici anni ha lavorato alla NSA. Uno scandalo enorme, lo definisce l’Europarlamento, che chiede spiegazioni immediate. Forte l’indignazione di Berlino: con il ministro della Giustizia Schnarrenberger, che afferma: la vicenda ricorda l’atteggiamento che si teneva durante la guerra fredda.







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