2013-06-29 08:01:17

Venerdì di sangue in Egitto: tre vittime tra di loro un americano


Si temeva un venerdì di violenza in Egitto e così è stato. Ad Alessandria scontri tra sostenitori ed oppositori del presidente Morsi hanno provocato almeno tre vittime, tra di loro anche un americano. Gli Stati Uniti hanno autorizzato l’evacuazione di una parte dello staff dell’ambasciata Al Cairo, sconsigliando ai cittadini americani di raggiungere l’Egitto. Benedetta Capelli:RealAudioMP3

L’Egitto è spaccato a metà: da una parte la Fratellanza Musulmana che sostiene il presidente Morsi; dall’altra l’opposizione che per domani, nel primo anniversario dell’elezione del capo dello Stato, ha convocato un’imponente manifestazione di piazza. Due anime dunque che si contrappongono anche in tafferugli e scontri. Ieri sera ad Alessandria l’ultimo atto; prima l’assalto alla sede locale della Fratellanza Musulmana poi l’incendio all’edificio. Tre i morti tra di loro un americano di 28 anni, 140 i feriti. Immediatamente gli Stati Uniti hanno ordinato l’evacuazione di una parte del personale dell’ambasciata Al Cairo ed hanno lanciato un allarme sicurezza per coloro che intendono recarsi in Egitto. A seguire un'esplosione di natura ancora incerta a Port Said ha causato un morto e diversi feriti durante un raduno contro Morsi: secondo alcune fonti a saltare in aria sarebbe stata una bombola di gas di un ambulante, secondo altri un ordigno. E le piazze del Paese ancora una volta si sono riempite e divise. Piazza Tahir è stata scenario per l’opposizione; quella antistante la moschea di Rabaa per i sostenitori di Morsi. In vista di domani, cresce intanto la preoccupazione. El Baradaei, esponente del fronte contro il capo dello Stato, ha invitato alla calma. “Più pacifici siamo – ha scritto su twitter - più forti diventiamo”.







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