In Siria smentita la decapitazione di tre francescani
Orrore in Siria dopo la diffusione di un video dove si mostrava la morte di tre persone,
inizialmente si pensava fossero tre francescani. Un episodio che interroga sulla presenza
nel Paese siriano di gruppi di fondamentalisti islamici stranieri. E intanto si complica
la strada verso la riunione Ginevra 2. Il servizio di Marina Calculli:
Dopo la diffusione
del video di una decapitazione messo in rete da militanti come “la decapitazione di
tre francescani”, arriva decisa la smentita: Padre Pizzaballa, custode francescano
di Terra Santa, in un comunicato al Sir, ha detto che “i frati nella regione sono
tutti vivi”. La ricostruzione iniziale aveva ricondotto ai preti di un convento assaltato
e saccheggiato negli ultimi giorni in Siria. Anche Andrea Avveduto, addetto stampa
della Ong “Pro Terra Santa” ha affermato che il video è "stato diffuso da al-Qaida
per terrorizzare i cristiani" in Siria. "Ho sentito telefonicamente i frati - spiega
ancora Avveduto – che sono rifugiati in un luogo sicuro dopo l'attacco al Convento,
avvenuto il 23 giugno". Nel frattempo Le Monde riapre la querelle sulle armi chimiche:
secondo il quotidiano francese, una analisi di campioni di sangue, urine e capelli
raccolte tra i ribelli siriani confermerebbe che il regime di Assad abbia usato il
gas sarin contro di loro. Intanto sul piano internazionale la Russia è critica sul
Ginevra 2 e rifiuta ogni precondizione che secondo Mosca alcuni paesi vorrebbero imporre.
Il presidente Putin ha detto perentorio: “ciò è contrario al principio stesso della
conferenza di pace”.