A Castel S. Angelo, la tradizionale "Girandola" dedicata quest'anno a Papa Francesco
Esaltare la bellezza della fede e la vittoria gloriosa del bene sul male: è questo
il significato spirituale della Girandola di Castel Sant’Angelo, il consueto spettacolo
pirotecnico che da sei anni a questa parte è tornato a illuminare il cielo di Roma
nella sera della solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni della città. L’appuntamento
è quindi per questa sera alle 21.30 in uno dei punti panoramici dai quali si potrà
godere dello spettacolo: da Ponte Sant’Angelo a Ponte Umberto I, dal Lungotevere Tor
di Nona al lungotevere degli Altoviti. Quest’anno, inoltre, la Girandola è dedicata
all’elezione di Papa Francesco e all’acquisto di macchinari speciali per il reparto
neonatale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Dalle ore 17, inoltre, in piazza
la cooperativa sociale “Ridere per vivere Lazio” organizzerà giochi e spettacoli per
i più piccoli. Secondo la tradizione romana, la Girandola fu ideata da Michelangelo
e perfezionata dal Bernini, ispirata alle eruzioni del vulcano Stromboli; per la prima
volta si svolse nel 1481 per volontà di Papa Sisto IV e in seguito fu utilizzata in
eventi come la Pasqua o l’incoronazione del nuovo Pontefice. Da un punto di vista
religioso, lo spettacolo è ispirato al miracolo del 29 agosto del 590 a.C., quando
Papa Gregorio Magno vide apparire sopra la Mole Adriana l’Arcangelo San Michele sfolgorante
nell’atto di rinfoderare la spada, che annunciava l’imminente fine dell’epidemia di
peste. Il giorno seguente la peste scomparve e da allora il mausoleo di Adriano fu
noto come Castel Sant’Angelo. (R.B.)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LVII no. 180