2013-06-28 07:31:45

Siria. Appello di Gregorios III: "Basta fornire armi". P.Pizzaballa smentisce la morte di tre frati


“Un atto barbaro commesso da banditi e criminali senza scrupoli e rivolto verso gente innocente”. Forte e dura è la condanna dell’attentato suicida, avvenuto ieri pomeriggio nelle vicinanze della cattedrale greco-ortodossa di Bab Tuma (sede della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia), nel quartiere di Bab Sharqi, nel centro storico di Damasco, di Gregorios III Laham, patriarca cattolico di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti. Il bilancio parla di almeno quattro morti e diversi feriti. “Si tratta di gruppi e persone non controllabili dall’opposizione che sembra non esserci più - dichiara al Sir il patriarca -, ci sono alcuni Stati che vogliono armare queste bande criminali e questo è molto grave”. Fonti del patriarcato ortodosso dell'agenzia AsiaNews, anonime per motivi di sicurezza, hanno detto che "l'esplosione avvenuta non aveva come obiettivo la cattedrale". L'ordigno ha colpito il Dar al-Ihsan, un istituto caritatevole musulmano situato a circa 50 metri dalla cattedrale cristiana. Ma la Siria - riferisce l'agenzia Sir - è un Paese sprofondato nel caos in preda a rapimenti e violenze di ogni genere. “Sono sessanta giorni che due nostri confratelli vescovi, quello siro-ortodosso di Aleppo, Youhanna Ibrahim, e quello greco-ortodosso di Aleppo e Iskanderun, Boulos al-Yazij, sono nelle mani dei rapitori e non abbiamo notizie. Non sono gli unici, ricordo anche due sacerdoti e moltissime altre persone. Chiediamo alla comunità internazionale d’impegnarsi per il loro rilascio”. Ma l’appello di Gregorios III non si ferma qui: “Diciamo al mondo: basta fornire armi ai criminali e andiamo a Ginevra per aiutare i siriani a fare la pace. Abbiamo una grande tradizione di convivenza e di dialogo e abbiamo le capacità per poterlo fare. Aiutateci a fare la pace non la guerra. I combattenti contro il regime di Assad non sono siriani ma vengono da fuori. Queste efferatezze non appartengono alla nostra tradizione di rispetto e tolleranza”. Tra l'altro questa mattina il Custode di Terra Santa padre Pierluigi Pizzaballa ha smentito la notizia della decapitazione di tre religiosi francescani del convento siriano di Ghassanieh, da parte del Fronte al Nusra, dopo un processo sommario. “Non ci risulta nessuna notizia di questo tipo. Non abbiamo notizia della morte di nessuno dei nostri frati. Abbiamo chiamato in Siria e non ci risulta nulla. Sono tutti vivi. Leggendo ciò che alcuni media hanno scritto - osserva padre Pizzaballa - credo abbiano mischiato notizie vecchie. Non ci risulta nulla”. (R.P.)







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