2013-06-26 16:26:48

Rapporto Onu: droghe psicoattive in aumento, un'emergenza globale


E' boom delle droghe psicoattive che in tre anni sono aumentate del 50% e in molti casi sono considerate legali, mentre stabile è il consumo di droghe tradizionali salvo in Europa dove cala l’uso di cocaina. Drammatica la situazione in Africa. Questi i dati principali del rapporto 2013 dell'Unodc l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, presentato ieri a Vienna nella giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di stupefacenti. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

Si chiamano Nps ovvero nuove sostanze psicoattive, ma su internet, che le vende, hanno nomi accattivanti, per sembrare un 'passatempo divertente', non rischioso e soprattutto legale. 251 i tipi classificati nel 2012, erano 166 tre anni prima: per le Nazioni Unite è un’emergenza globale. Angela Me, responsabile del rapporto Onu, a Vienna.

“In realtà sono estremamente pericolose. Molte sono sintetiche, altre vengono invece da piante naturali. Producono effetti stimolanti ed effetti allucinogeni in alcuni casi, dipende in che dose vengono utilizzate. Si sono verificati ad esempio suicidi. Lo vediamo emergere in tutti i Paesi del mondo e in tutte le regioni, ovviamente a diversi gradi. Negli Stati Uniti, ad esempio, questo è veramente un fenomeno che sta colpendo molti giovani. Giusto per darle un’idea, siamo sull’11 per cento di giovani che hanno utilizzato in un anno il cannabis sintetico. In Europa, questo fenomeno è meno acuto, però è sempre molto preoccupante: si parla, infatti, di un uso del 4, 5 per cento tra i giovani. Dal punto di vista delle Nazioni Unite, stiamo cercando, innanzitutto, di allertare i Paesi sulla pericolosità di queste sostanze, ma anche di promuovere un sistema di monitoraggio globale”.

Secondo l'Onu,sono circa 240 milioni le persone che, almeno una volta, hanno consumato droga nell’ultimo anno: in lieve aumento, e non solo per la crescita demografica. La cannabis è la droga più diffusa – coinvolge 180 milioni di persone -, seguita da oppioidi e poi dal boom delle droghe sintetiche, prodotte ovunque al contrario di cocaina, eroina e oppio, che sono in mano ancora alle tradizionali regioni andine, all’Afghanistan, alla Birmania e al Messico. A preoccupare l’Onu in questo Rapporto è l’impennata asiatica del consumo di cocaina:

“In Asia non avevamo mai visto cocaina fino a due o tre anni fa. E’ preoccupante, perché – come sappiamo – l’Asia è il continente più popoloso del mondo, in cui anche un piccolo aumento nella percentuale di persone che usano cocaina può portare veramente ad un aumento forte in termini di numeri”.

Dati allarmanti riguardano anche l’Africa, nuova via dei trafficanti, non solo nella più nota regione dell’Ovest. Ancora Angela Me:

“Questo è un traffico, vogliamo dire consolidato, di cocaina che attraversa l’oceano dalla regione andina all’Africa dell’Ovest per raggiungere l’Europa. Adesso, però, vediamo che si sta aprendo un canale molto ampio invece dall’Afghanistan, dal Pakistan e dall’Iran e da lì, via mare, raggiunge l’Africa dell’Est. Per queste ragioni l'Africa sta emergendo come Paese, dove sta aumentando l’uso di queste droghe. Come Nazioni Unite, stiamo cercando di promuovere, di invitare gli Stati ad investire molto nell’aspetto della prevenzione e del trattamento, in modo che gli utenti di droga non vengano considerati criminali, ma pazienti”.

Dati positivi nel Rapporto mostrano una diminuzione delle persone affette da Hiv, che consumano droga – sono la metà rispetto al 2008 – e il calo anche del numero di tossicodipendenti per endovena: frutto, dice l’Onu, di attente campagne di prevenzione.

Ultimo aggiornamento: 27 giugno







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