Nessun accordo per la conferenza di pace per porre fine al conflitto siriano che ha
già fatto più di 93 mila morti. Pur invocata da più parti come unica soluzione alla
crisi, la cosiddetta 'Ginevra 2' non è stata ancora convocata. Il secondo incontro
in tre settimane tra il mediatore internazionale Brahimi e i rappresentanti di Stati
Uniti e Russia ieri non è riuscito a sciogliere i nodi principali, come la lista dei
partecipanti, la data e la presenza al tavolo dell'Iran. Il servizio di Marina
Calculli:
L’incontro tra
Russia e America, preliminare al Ginevra 2 la conferenza di pace pensata per luglio,
si è conclusa con un nulla di fatto. Lo ha annunciato il viceministro degli Esteri
russo Ghennadi Gatilov: nessun accordo sulla partecipazione dell'Iran alla conferenza
e resta ancora da concordare la partecipazione delle parti siriane. Le discussioni,
tuttavia – precisano i ministri degli Esteri John Kerry e Serghiei Lavrov - sono state
"costruttive". Lakhdar Brahimi, il delegato internazionale per la Siria si è detto
assai scettico sulla possibilità che il Ginervra 2 si tenga effettivamente a luglio.
Intanto, al termine del viaggio nel Golfo di John Kerry, l’Arabia Saudita ribadisce
che aiuterà i ribelli. Ryad lancia l’ennesima pesantissima accusa a Damasco: il re
saudita ha detto che Bashar sta compiendo un genocidio. L’Unicef intanto lancia un
allarme: Settantadue bambini nascono ogni settimana e la maggior parte delle donne
attraversa il confine siriano per andare a partorire nel campo profughi di Zaatari.
Il responsabile Unicef del campo Dominique Hyde, afferma: “per le donne, ma soprattutto
per i neonati, serve tutto, a partire dai pannolini”.