Giappone: messaggio dei vescovi per i Dieci giorni per la pace
È dedicato al 50.mo anniversario della “Pacem in Terris”, l’enciclica siglata da Giovanni
XXIII nel 1963, il messaggio della Conferenza episcopale giapponese pubblicato in
vista dell’iniziativa “Dieci giorni per la pace”. L’evento si terrà dal 6 al 15 agosto
prossimi, in concomitanza con la commemorazione dei bombardamenti atomici su Hiroshima
e Nagasaki, avvenuti nel 1945. “L’enciclica ‘Pacem in Terris’ – si legge nel messaggio
a firma del presidente dei vescovi, mons. Peter Takeo Okada – offre insegnamenti sui
diritti e i doveri dell’uomo, sull’autorità dello Stato e sul bene comune, insieme
a temi di interesse internazionale come verità, giustizia, solidarietà, la questione
dei rifugiati, il disarmo e lo sviluppo economico”. E non solo: “Il sottotitolo dell’enciclica
– scrivono i presuli –, ‘Sulla pace fra tutte le genti, nella verità, nella giustizia,
nell'amore, nella libertà’, esprime l’idea fondamentale che all’origine della pace
c’è la tutela dei diritti e della dignità umana e che la stessa pace può essere realizzata
solo quando lo sviluppo dell’uomo è mirato alla costruzione di una società più umana”.
Quindi, la Chiesa di Tokyo rende noto che la Commissione episcopale per il Sociale
sta preparando una nuova traduzione in giapponese dell’Enciclica, affinché possa essere
utilizzata nel corso dell’attuale Anno della Fede. Poi, i presuli si soffermano sull’attuale
dibattito relativo alla revisione della Costituzione ed in particolare dell’articolo
9, che non solo sancisce il rifiuto della guerra come mezzo di soluzione dei conflitti,
ma vieta anche la creazione di un apparato militare potenzialmente aggressivo. “Tale
articolo – si legge nel messaggio – è un patrimonio mondiale del quale il Giappone
va fiero; esso riflette l’insegnamento di Cristo sull’amore ed è nostra cruciale responsabilità
difendere tale principio”. Infine, in vista delle elezioni parlamentari del 21 luglio,
i vescovi invitano “cittadini e credenti” a riflettere “sulla via per la pace” anche
in ambito politico, “esercitando i propri diritti e doveri di cittadini, secondo coscienza”.
(A cura di Isabella Piro)